A Vittorio Veneto, nel complesso monumentale composto da più edifici della Loggia Cenedese, antico palazzo della Comunità di Ceneda datato 1538 e attribuito a Jacopo Tatti, detto Sansovino ha sede il Museo della Battaglia dedicato alle vicende della Prima Guerra Mondiale.

Il Museo inaugurato nel 1938, in occasione dei festeggiamenti per il ventennale della Vittoria, è sorto per volontà del vittoriese Luigi Marson ex ragazzo del 99, volontario durante la Prima Guerra Mondiale nel 2º Rgt. Granatieri di Sardegna. Il Marson inizia la collezione con un rosario trovato sul luogo di battaglia, appartenuto ad un soldato ungherese Rgt. Honved, caduto sul campo.

È proprio questo “rosario” una volta raccolto che diede inizio a una collezione che si arricchiva sempre più in quanto il Marson raccoglieva, oggetti, reperti e documenti, il museo si è successivamente arricchito da donazioni fatte da ex combattenti, testimoni o dai loro eredi.

Il Museo nel 2014 è stato completamente rinnovato il percorso espositivo si snoda ora in tre piani e si presenta in una veste del tutto nuova con tecnologie all’avanguardia.

Oltre al materiale esposto sono presenti oggetti, foto e documenti riposti in cassetti scorrevoli e numerosi video tematici che si possono vedere alzando gli sportelli posti sulle pareti, tutto questo coinvolgendo i visitatori creando così un’atmosfera che riporta indietro nel tempo come quasi se si fosse presenti a quei terribili avvenimenti.

L’ampia zona espositiva si articola in tre grandi aree tematiche, al piano terra, la vita in trincea, al primo piano, la vita durante l’ occupazione, qui troviamo anche l’armeria di casa Marson, in quanto il primo nucleo museale era ospitato nella sua casa privata, al secondo piano, dalla Battaglia al Mito, in questa sezione si è voluto mantenere lo stile del 1938, e più precisamente il primario allestimento originale con le bacheche, teche e vari contenitori storici, in modo così da non perdere la memoria di un’epoca.

Integrato nel circuito della visita museale è il Laboratorio multimediale, allestito nella chiesetta sconsacrata si San Paoletto, predisposto con laboratori didattici, tematici, proiezione audiovisive e visori per immagini stereometriche, inoltre in funzione della ricchezza del materiale del Museo, reperti e documenti non esposti conservati nei depositi, vengono allestite mostre temporanee dando la possibilità di scoprire questo altrettanto interessante museo nascosto.

Come scritto sulla brochure del Museo: “la guerra e l’occupazione è qui raccontata nella sua complessità, senza la necessità di prendere le parti degli uni o degli altri… di conseguenza quanto esposto e documentato deve servire soltanto di monito e riflessione sulle atrocità delle guerre”.

www.museobattaglia.it

Fotoreportage:
Foto 1- entrata al Museo;
foto 2 – il rosario ritrovato dal Marson e che diede inizio alla collezione;
foto 3,4,5,7 in trincea;
foto 6 – armeria;
foto 8 – la piazza di Serravalle occupata da truppe tedesche;
foto 9 – allestimento primario originale;
foto 10 – sollevando appositi pannelli si possono visionare filmati d’epoca.

 
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Commenti (1)


  1. “Per non dimenticare” e per imparare a vivere da buoni fratelli, senza distinzione di appartenenza: questo il senso delle mostre espositive che ci proponi.
    Grazie!

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