Nella notte di Santa come da tradizione nasce il Bambino Gesù, grazie alle ricostruzioni, nelle vie dei borghi storici di molte città si respira l’aria della gioia del grande evento che un bambino nasce povero tra i poveri in una capanna al freddo e al gelo. Tra molti luoghi suggestivi di questa rievocazione, vi è la frazione Tuninetti di Carmagnola, un piccolo gruppo di case e cascine antiche, dove nella Notte di Natale e il pomeriggio di Santo Stefano le vie del piccolo borgo si trasformano in una piccola Betlemme.

L’evento organizzato dalla comunità parrocchiale Assunzione di Maria Vergine e San Michele ha rispolverato le antiche tradizioni delle edizioni di molti anni fa e dopo il successo dello scorso anno, ha organizzato anche per questo Natale 2016 il tradizionale Presepe Vivente dove viene coinvolta tutta la frazione e i suoi abitanti.

Oltre 150 figuranti, tra cui molti bambini e ragazzi, vestiti con abiti dell’epoca, hanno dato vita a questo magnifico borgo agricolo di oltre 2000 anni fa, dove facoltosi contadini coltivavano i campi e nelle botteghe lavoravano i loro raccolti, laboriosi casari producevano e davano assaggi di burro e formaggi, i pescatori pulivano e cucinavano al momento i pesci appena pescati, nelle loro botteghe le donne ricamavano, filavano e stiravano gli abiti. Mentre nel castello di Re Erode si brindava con prestigioso vino e i lebbrosi andavano per le strade a chiedere la carità, in quella capanna di legno ricoperta di foglie di granoturco nasceva Gesù, quel bambino un po’ speciale che ha cambiato il mondo.

 
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