Palazzo Valle

A Villa Savonarola, sita in corso Garibaldi 200 a Portici, continua la rassegna letteraria Ti presento un libro, organizzata dall’assessorato comunale alla Cultura.
Il 14 maggio alle 18 sarà presentato il libro Palazzo Valle dello storico porticese Stanislao Scognamiglio.

Al dibattito, introdotto dall’assessore alla Cultura Raffaele Cuorvo, interverranno oltre all’autore: i rappresentanti della Scuola di Formazione e Aggiornamento del Personale della Polizia Penitenziaria, avente sede proprio nello storico Palazzo Valle in via Università, il direttore della Scuola dottoressa Donatella Filomena Rotundo, l’ispettore superiore sostituto commissario, comandante dell’Area Formazione dottor Gerardo Pepe.

Prevista, altresì, la partecipazione del presidente dell’Associazione Archivio Storico del Regno delle Due Sicilie – Societas Franciscae Gentis, dottor agronomo Emiddio De Franciscis di Casanova.

A seguire il dibattito una degustazione di vini dell’Azienda Tabernae di Frigento, in Irpinia, che produce Aglianico, Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo.

Nel corso dei secoli la destinazione d’uso di Palazzo Valle, situato lungo l’ultimo tratto della strada Regia delle Calabrie che dal centro di Portici porta ad Ercolano, è passata da residenza gentilizia (il signor Nicola Ballia o Balle, da qui Valle, nel XVI secolo fa costruire su un terreno di sua proprietà un edificio per stabilirvi la residenza della sua famiglia) a quartiere militare, da caserma a ospedale militare, da casa di pena a scuola militare. Attualmente è sede dei Corsi di Formazione e Aggiornamento del Personale della Polizia Penitenziaria.

Particolare del portone d'ingresso

Il sontuoso Palazzo Valle, dalle dimensioni di 79,38 per 52,92 metri, ha un impianto planimetrico rettangolare che si sviluppa intorno ad un cortile centrale. Grandioso per severità di forme, si articola su due piani sovrapposti a quello rialzato. Ha una facciata di gusto neo-classico ripartita in tre campi. La parte bassa è protetta da una zoccolatura formata da grosse lastre di piperno.

L’unico balcone, al piano nobile, in asse con il portone ligneo, è inquadrato da due lesene lisce sulla cui sommità sono poste teste di cavallo in marmo. Il piano di calpestio è in piperno ed è sorretto da due mensole. Il vano è sormontato da un timpano di forma semicircolare. Sopra il portone si evidenzia un’artistica rosta di ferro a forma di trapezio e con doghe disposte a losanga, che nella parte bassa, presenta un altorilievo triangolare in gesso,di ispirazione mitologica.

 
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