Subentra l’autunno… e pian piano l’abbagliante luce dell’estate tende a mitigarsi, i contorni di ciò che vediamo si fanno più tondi e netti, gli occhi si riposano e anelano ad una dimensione di intimità. Inizia la stagione delle foglie giallognole e marroni; qui parlano gli alberi e le pietre, mentre il giorno si ritira presto.

Triora - la frazione di Corte

E con i boschi spogli si risvegliano anche “loro”, antiche e lugubri figure. Heric59 le ha trovate a Triora:
Paese della provincia di Imperia, posto in montagna tra il verde delle colline liguri molto caratteristico e famoso con il nome di “paese delle streghe”, a ricordo dei processi alla stregoneria. Qui si può visitare il museo alla stregoneria, ma anche dove si possono trovare varie attrezzature di antichi mestieri che ormai sono solo ricordi. Il paese è come un presepe, fatto di vicoli e case in pietra.

Matino al tramonto

Piccoli borghi continuano a portare su di loro i macigni del tempo. Matino è uno di quelli, dalla descrizione di lalaamleto:
Nel suo territorio sono stati ritrovati reperti risalenti al Neolitico, dopo l’anno 1000 d.C. C’è un insediamento basiliano, molti edifici civili sono di fattura cinquecentesca, come il palazzo dei Marchesi del Tufo. Il centro storico presenta la tipica struttura delle case cosiddette “a corte”, con i suoi passaggi sotterranei disposti alla difesa dell’abitato in caso di attacco.

Martina Franca - Piazza del Plebiscito

Il “santo autunnale” per eccellenza riscuote devozione anche sulle Murge; antdilad l’ha potuto notare a Martina Franca:
Primo baluardo della Valle d’Itria, mostra un cuore settecentesco nei bianchi vicoli tortuosi, nelle piazze, nelle chiese (San Francesco, San Martino), nei palazzi (Palazzo Ducale), nelle masserie sparse tra le colline. Centro famoso per l’allevamento del cavallo murgese e sopratutto dell’asino di martina. Devoto ai Santi Martino e Comasia, ha scoperto una vocazione lirica (Festival della Valle d’Itria).

Panorama da Castelmola

Mare a perdita d’occhio, ma la spiaggia più vicina è a mezzo chilometro… in verticale. A Castelmola si fermano le nuvole e l’Etna si guarda negli occhi; è vero, Poxtilla?
A dare il nome a questo “super-panoramico” comune del messinese è la fortezza/castello normanno che si erge al centro del paesino e la caratteristica forma della roccia su cui il paesino sorge, che somiglia in maniera vaga ad una macina di mulino (cioè la mola). Lungo le sue tortuose e coloratissime stradine è facile consumare la suola, ma di sicuro avrete arricchito l’album fotografico.

San Quirico d'Orcia

San Quirico d’Orcia è stato costruito con la poesia; questa prosa appassionante, invece, è di alexZalex:
L’icona dei suoi cipressi ha fatto il giro del mondo e tutti i dintorni del paese sono caratteristici della campagna senese famosa in tutto il mondo. Il paese ha il centro piccolo e racchiuso fra mura ben conservate con molte torri. Nel comune c’è la famosa frazione di Bagno Vignoni dove ci sono alcuni stabilimenti termali e soprattutto una piazza costituita da una vasca enorme di sorgenti calde.

(Foto di anaizit, Giovanni De Micheli, ErGa, Olymca, Tiziano Schiroli)

 
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