Copertina del libro

A Napoli, presso il Pan, Palazzo delle Arti Napoli, si è tenuto nella serata di martedì 3 luglio alle ore 17,30, la presentazione del libro di Floriana Coppola, Vico Ultimo della Sorgente, edito da Homo Scrivens.

Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’autrice Floriana Coppola, Anna Petrazzuolo, critica letteraria, Aldo Putignano, direttore della casa editrice Homo Scrivens, Mariarosaria Riccio, psichiatra.

Vico Ultimo della Sorgente è il secondo romanzo di Floriana Coppola, insegnante di materie letterarie negli istituti statali superiori, scrittrice, poeta e collagista, specializzata in Analisi Transazionale.

Il romanzo fa parte, come la stessa autrice ha sostenuto, di «quelle storie che abitano dentro di sé e che diventano nella scrittura quasi un dettato interiore». Il romanzo, che ha una forte valenza sociale, nasce da un’esperienza concreta. Coppola, molto impegnata in attività di volontariato, racconta di Anna, una giovane donna, vittima della violenza intrafamiliare. Anna, a fasi alterne, tenta di reagire a questa violenza e lo fa, non solo per lei, ma anche per amore dei suoi figli che si stanno nutrendo del cibo della violenza.

Intensa e concreta, la vicenda di Anna, icona di tante altre donne vittime di soprusi, si svolge nel panorama della metropoli napoletana, vista come metafora di tante altre metropoli: una metropoli con le sue più varie realtà di disagio e degrado cui fa da contrasto un benessere eccessivo. In queste realtà ambivalenti è sempre presente una protagonista come Anna che, per motivi culturali, sociali, economici, vive una dipendenza affettiva da una persona.

Durante la presentazione del romanzo, Coppola ha posto in evidenza come la sua esigenza narrativa nasca dal dare voce a quel mondo femminile che vive una realtà di sottomissione per via di scarsi strumenti culturali ed economici. Per Coppola, è necessario che la lettura abbia una funzione utile e sociale per sollevare la coscienza su alcune problematiche, tra cui quella del lavoro.
Coppola rimarca, infatti, come il rapporto con il lavoro sia il sottofondo delle problematiche sociali di disagio e come per rendere del tutto indipendente una persona sia necessaria l’autonomia economica.

Toccanti sono state le letture del testo, proposte da Mariarosaria Riccio, da cui è emerso il forte rispetto da parte dell’autrice per il dolore di una donna, trasmettendo esclusivamente tanta attenzione e tanta delicatezza nel raccontare la storia di una vita che sente fortemente il bisogno di aiuto nell’uscire da una situazione di sofferenze. Il romanzo è frutto di una lunga gestazione, giacché, viva e costante è stata, in Coppola, l’esigenza dell’impersonalità della sua persona, al fine di non trasmettere nel lettore un’idea di giudizio, un’idea di perbenismo, ma di rivelare una storia nel pieno rispetto di essa.

Questo profondo rispetto è stato fortemente avvertito nella declamazione della parte finale del testo da parte di Wanda Marasco. Marasco, attrice, regista, poeta, con la sua intensa interpretazione ha regalato forti momenti di emozione rivelando appieno il significato del titolo del libro: il Vico Ultimo della Sorgente è per Anna, quel simbolo di fuga che le ha permesso di andare via da quella vita di dolori e umiliazioni, ma è, anche e soprattutto, la sorgente di rinascita della sua vita.

 
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Commenti (2)


  1. Ciao Maria,
    interessante e coinvolgente il tuo articolo,in presentazione del romanzo,su un argomento, le condizioni delle donne che sono costrette a vivere nel degrado, di sempre piu’ stretta attualita’. Certo il periodo storico che stiamo vivendo, mancanza di lavoro e quello che esiste sottopagato, non aiuta, anzi…come in un film che viene visto durante il riavvolgimento della pellicola, mi sembra che si stia tornando, che ci vogliano portare, ad un periodo sociale in cui la mancanza dei diritti,in primis il diritto allo studio ed alla conoscenza,era la norma…e tra questi diritti che vengono meno, i deboli della nostra societa’, i Malati, gli Anziani, i Bambini…le Donne, sono coloro che piu’ ne soffrono le conseguenze. Ben vengano quindi le denunce, in questo caso sotto forma di romanzo, che mantengono sveglia la nostra coscienza…se mai si fosse appisolata!
    Grazie per averci dato l’opportunita’ di conoscere l’uscita di questo romanzo che certamente sara’ intenso e coivolgente.
    A presto.
    Ugo


  2. Grazie mille, Ugo, per il tuo gradito commento, ma, soprattutto, ti ringrazio per la tua sensibilità nell’aver colto il messaggio emanato dal libro.

    A presto.
    Maria

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