ACF Alessandria, foto ufficiale 2011-2012

Il campionato di calcio femminile 2011-2012 di serie A2 è diviso in quattro gironi. L’ACF Alessandria è arrivata terza con 51 punti nel girone A.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Massimo Montecucco, addetto stampa della società di Alessandria.

I risultati ottenuti soddisfano gli obiettivi di inizio stagione?
E’ stata un’ottima stagione, ci eravamo prefissati di migliorare il piazzamento dello scorso anno (quinto posto) e ci siamo riusciti.

Quale partita tra quelle disputate in questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
A mio avviso la partita che ricordo maggiormente è stata quella con l’Inter in casa, il risultato è stato 3-1 per noi con reti di Arianna Montecucco e doppietta di Silvia Pisano, se poi vogliamo aggiungere anche la partita a Verona con il Fortitudo Mozzecane dove fino al 94’ eravamo in vantaggio e poi è finita 1-1 e lo stesso Fortitudo Mozzecane ha poi vinto il campionato imbattuto (potevamo essere gli unici a batterli…).

Vanessa Lavarone e Barbara Di Stefano esultano al gol vittoria sulla Juventus

C’è una partita particolarmente sentita dalla società e dai tifosi?
Sicuramente il derby con la Juventus Femminile.

I verdetti del girone A rispecchiano i suoi pronostici di inizio stagione?
In linea di massima sì, sicuramente non mi sarei mai aspettato la retrocessione della Juventus Femminile.

Quali sono stati i punti di forza della rosa?
Il gruppo sicuramente. E’ un gruppo di ragazze fantastiche dove anche le nuove arrivate hanno saputo integrarsi e la coesione tra loro, anche a livello umano, le ha fatte crescere molto quest’anno. Ovviamente nel gruppo inserisco anche l’allenatore Giuseppe Maurizio Fossati, l’allenatore dei portieri Giorgio Basso, il medico sociale Dott. Davide Saccone, la massaggiatrice Manuela Vargiu, il direttore sportivo Andrea De Marchi, il sottoscritto e il segretario Evaldo Montecucco. Tra i dirigenti inoltre vorrei sottolineare il contributo dei due vice presidenti Ortensio Negro e Alessandro Violino e della presidentessa “storica” Maria Rosa Lianora Bellinzona.

Arianna Montecucco esulta dopo il gol all'Inter

Secondo quali linee guida state preparando la prossima stagione?
Sicuramente faremo come l’anno scorso; vogliamo migliorare il piazzamento di quest’anno e se la sfortuna guarderà altrove … magari… qualche soddisfazione in più ce la toglieremo.

Cosa rappresenta oggi nel movimento sportivo italiano il calcio femminile?
Purtroppo rappresenta solamente un bel movimento per chi lo conosce e lo vive, un movimento sano, leale, sportivo, di buon livello tecnico ma poco “venduto”, forse snobbato dagli addetti ai lavori, ma sicuramente può crescere in maniera esponenziale, basta imparare dai nostri vicini di casa di Germania e Francia.

Con la diffusione del digitale terrestre è aumentata notevolmente la copertura televisiva degli sport diversi dal calcio maschile di serie A e B. Ritiene sufficiente l’attenzione di televisione e giornali e siti internet per il calcio femminile?
Assolutamente NO e mi spiace rimarcarlo. Alle Televisioni oggi, il calcio femminile non interessa… e parlo a ragion veduta in quanto per due anni abbiamo chiesto che il derby con la Juve fosse trasmesso alla tv (anche in differita) e non se ne è fatto nulla! I giornali locali devo dire che quest’anno ci hanno dimostrato attenzione e spazi molto ampi ed alcune emittenti radio locali come Radio Alex ci hanno dedicato collegamenti in diretta dai campi ed interviste a nostre giocatrici e dirigenti. Quindi mi chiedo: se si vuole farlo, ci si riesce.

Barbieri dopo il gol al Fiammamonza

A suo giudizio, si può fare di più per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare, delle calciatrici dalle più piccole a quelle impegnate, nel vostro caso, in serie A?
Noi siamo molto fortunati ad avere all’interno del nostro staff un medico come il Dott. Davide Saccone. E’ sempre presente a tutti gli allenamenti e alle partite e sebbene quest’anno abbiamo avuto molti infortuni purtroppo erano tutti non prevedibili. Purtroppo le donne sono molto più soggette degli uomini ad infortuni alle articolazioni e quest’anno abbiamo avuto molti infortuni ai legamenti crociati. Gli infortuni muscolari invece si sono drasticamente ridotti grazie soprattutto alla preparazione atletica e alla supervisione del medico sociale.

La pallavolo femminile è molto diffusa nel nostro paese. Secondo molti addetti ai lavori è uno sport di squadra molto adatto alle donne. Cosa ne pensa? L’interesse per il calcio può ancora crescere tra le ragazze?
Sicuramente sì. Ci sono ancora molte barriere da abbattere, bisognerebbe promuovere con campagne di sensibilizzazione nelle scuole affinché il calcio femminile non venga visto solo come uno sport per “maschiacci” ma anche una valida alternativa femminile a sport quali la pallavolo e l’atletica.

Silvia Pisano

Che rapporto c’è tra l’ACF Alessandria e la comunità di Alessandria?
I parenti e gli amici delle nostre giocatrici sono i nostri primi tifosi. In Alessandria solo quest’anno ci siamo impegnati a “farci conoscere” e grazie all’apporto delle testate giornalistiche locali sicuramente il prossimo anno avremo più seguito sugli spalti. Personalmente a volte mi chiedo: ma se giocassimo nello stadio dell’Alessandria maschile, quanti ultras verrebbero a tifare il colore grigio in versione femminile la domenica quando i maschi giocano in trasferta?

C’è competizione con altri sport di squadra nel dividersi l’interesse degli sportivi locali?
No. Assolutamente no. Per adesso siamo una realtà in crescita… quando saremo grandi forse avvertiremo qualcosa… chissà.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali, benefiche, culturali?
Per adesso no, ma quando cresceremo… può essere e ci piacerebbe sicuramente.

La crisi economica come condiziona la gestione di una squadra di calcio femminile?
Nello stesso modo in cui condiziona l’intero paese. Gli sponsor non aiutano come un tempo facevano e non sempre da un anno all’altro riescono a sostenerci. Ogni anno è sempre più duro sia per loro che per noi.

 
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