Matteo Vannozzi

L’ASD “Il Fungo Pallavolo Arzachena” ha partecipato al campionato nazionale maschile di serie B2, girone F.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Fabrizio Orsolini, presidente della società di Arzachena.

Nella classifica finale siete noni con 33 punti, con la salvezza conquistata con qualche turno di anticipo. Da questa stagione trae comunque un bilancio positivo?
Ritengo sia stato un anno positivo, abbiamo allestito una rosa, in gran parte costituita da atleti giovani, alla prima esperienza in un campionato Nazionale, sostenuti da 4/5 atleti di esperienza, è stato un bel mix.

Quale partita ricorda di più per emozioni, per il risultato?
Direi che in particolare le partite che abbiamo vinto sono state emozionanti, visto l’equilibrio del campionato.

In quale fondamentale avete brillato?
In graduatoria metterei attacco, muro, ricezione, difesa, battuta.

E quello più debole?
Sicuramente, siamo stati nel complessivo poco efficaci in battuta.

Quale atleta potrebbe essere l’MVP di Arzachena?
Come la passata stagione il capitano “Matteo Vannozzi“, ma anche gli schiacciatori Fabio Marcetti, Marvin Thompson.

I verdetti del girone confermano i suoi pronostici di inizio campionato?
Sì, le squadre di fascia alta alla fine sono state quelle che sulla carta erano più complete.

Un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
Direi che tutti i derby “Sardi” sono sentiti, in particolare quest’anno quello contro il Sassari è stato più sentito, sia dai giocatori che dal pubblico.

Fabrizio Orsolini

A suo giudizio qual è lo stato di salute (considerando l’impegno della Federazione con le varie rappresentative provinciali e regionali, Club Italia, ecc.) della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Secondo me la pallavolo in generale sta avendo un calo, in primis nel maschile dove molte società anche di alto livello stanno chiudendo, per il periodo generale della crisi economica e anche perché non si sta lavorando bene nei settori giovanili; quindi senza delle fondamenta importanti e di livello, la pallavolo non ha futuro.

Manca poco ormai ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Nella pallavolo cosa prevede sia in campo maschile che femminile?
Penso più femminile, anche se il maschile sta ottenendo buoni risultati.

Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Sicuramente la pallavolo è visto come uno sport femminile specialmente tra i giovani, con scelta prevalente di calcio e basket.

A suo giudizio, si può fare di più per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare, dei pallavolisti dai più piccoli a quelli impegnati, nel vostro caso, in B2?
Sicuramente sì, il problema che ho riscontrato è che molte società sorvolano sul discorso delle visite mediche. Dovrebbe esserci più controllo della federazione o di chi di dovere.

E in conclusione uno sguardo al futuro. Quali sono le linee guida per il prossimo campionato?
Ora è ancora presto. In grandi linee, cercare di far crescere il più possibile i settori giovanili, e di migliorare sia i risultati sportivi che quelli societari.

 
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