Federico Borgna

Cuneo avrà un sindaco solo dopo il ballottaggio del 20 e il 21 maggio, perché al primo turno gli elettori non hanno premiato nessuno degli otto candidati con la metà più uno dei voti.

Ha raccolto l’invito di Comuni-Italiani.it Federico Borgna, 38 anni, al ballottaggio grazie 36,16% ottenuto nel primo turno. E’ candidato a sindaco di Cuneo con la coalizione “Cuneo Libera e Forte” composta da: Cuneo Più, Cuneo Solidale, Democratici per Cuneo, Centro Lista Civica e UDC-Crescere Insieme.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Siamo un territorio economicamente sano e socialmente coeso. La crisi non ci ha risparmiato, ma la risposta alle emergenze sociali è stata pronta e ci consegna un’esperienza preziosa per affrontare il futuro, seppure nei limiti di risorse in riduzione. Possiamo contare su un capitale umano sano e una grande tradizione di lavoro; dovremo mostrare più capacità innovativa e affrontare il rischio di un mercato globale sul quale però abbiamo già una buona penetrazione. Dovremo rafforzarla, dall’attività agricola a quella turistica, senza dimenticare le opportunità offerte dalla vivacità culturale della nostra comunità.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La nostra campagna elettorale ha proposto ai cittadini progetti concreti di stimolo all’economia e all’occupazione, di sostegno alle persone in difficoltà, di promozione di una città conviviale con una mobilità sostenibile e infrastrutture non invasive ma funzionali agli sviluppi futuri del territorio.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Rilancio dell’economia e del lavoro, rafforzamento della coesione sociale e grande attenzione alla qualità dell’ambiente.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Una forte astensione già si è manifestata, si tratta adesso di ridurne le dimensioni intensificando il dialogo civile con i cittadini, cogliendo le molte opportunità offerte dalle liste civiche che ci sostengono e non subendo le vecchie logiche dei partiti.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Lavoro per tutti, in particolare per i giovani, solidarietà alle persone in difficoltà e innovazione nelle procedure amministrative per renderle più rapide e efficaci.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Mireremo a salvaguardare i servizi essenziali e i livelli di qualità. Eviteremo sovrapposizioni di interventi e intensificheremo la collaborazione con gli altri soggetti del territorio, in particolare con il terzo settore, il volontariato e l’associazionismo.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Il federalismo fiscale sarà una risorsa se orientato alla solidarietà e al rispetto dei bisogni dell’intera comunità nazionale: non siamo un’isola, ancor meno un’ “isola felice”, come qualcuno anche da noi è andato raccontando.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
La riqualificazione energetica del territorio è una delle nostre priorità: abbiamo un piano per applicarla da subito negli edifici pubblici, stimolando anche i privati a comportamenti virtuosi e procederemo rapidamente con il progetto di teleriscaldamento già in cantiere.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
Oggi sono disponibili nuovi strumenti di comunicazione per rendere più trasparente l’operato dell’amministrazione e vi faremo largo ricorso, senza dimenticare il dialogo diretto e costante con i cittadini e la creazione di occasioni di pubblico dibattito. Non ci accontenteremo della sola informazione verso i cittadini, ma favoriremo una reale comunicazione nelle due direzioni, perché all’amministrazione giunga la voce degli amministrati e il loro contributo per migliorare il nostro lavoro per la città.

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Ho ricevuto dall’Amministrazione che mi ha preceduto un patrimonio di qualità e i risultati di una gestione rigorosa e saggia delle risorse della comunità. Faremo del nostro meglio per consegnare alle future generazioni quel patrimonio accresciuto, grazie ad una amministrazione almeno altrettanto rigorosa e saggia.

 
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