Crociani festeggia il goal del vantaggio in US Borgo a Buggiano-Lecco del 26-02-2012

Buggiano è un comune in provincia di Pistoia. Da oltre ottanta anni i tifosi di calcio locali seguono l’US Borgo a Buggiano che ha disputato il campionato 2011-2012 di Lega Pro Seconda Divisione girone B.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Mauro Paganelli, AD e Patron dell’US Borgo a Buggiano.

Risultati in linea con gli obiettivi stagionali? Un campionato chiuso a 51 punti e una salvezza raggiunta in anticipo, soddisfatti degli obiettivi?
Siamo molto soddisfatti. Questo gruppo ha saputo sorprendere oltre le aspettative anche in questa stagione. Non solo per i grandi risultati raggiunti, storici per una neopromossa tra i professionisti, ma per lo spirito di unione e compattezza che ha contraddistinto tutti i protagonisti di questa avventura. Questo risultato assume anche maggior valore in quanto ottenuto con un larghissimo impiego di giovani calciatori nati nel 1990-1991-1992 che fa della nostra squadra la terza o quarta forza per impiego di giovani.

L'US Borgo a Buggiano festeggia la vittoria contro il Bellaria

Quale partita tra quelle finora disputate in questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
Difficili racchiudere le emozioni di un campionato in novanta minuti. Anche se, la prima vittoria in trasferta ad Alessandria è impossibile da dimenticare. L’1-4 finale al Moccagatta, contro un avversario così blasonato, è stata una delle fotografie più belle della stagione (in quella terza giornata eravamo in testa alla classifica).

C’è un derby che storicamente infiamma i tifosi?
La sfida tutta toscana col Poggibonsi, è l’unico derby del torneo di questa stagione che ci ha visto vincitori vincendo la prima in casa e pareggiando la seconda in trasferta. Tra l’altro in questo campionato il derby di ritorno col Poggibonsi resterà impresso nel ricordo dei tifosi, per il sapore speciale di una sfida che ci ha regalato la salvezza matematica tra i professionisti. La prossima stagione ritroveremo in II divisione oltre al Poggibonsi anche il Pontedera, squadra che ha caratterizzato la precedente nostra stagione in serie D, e che è stata una nostra diretta concorrente alla promozione in Lega Pro.

Claudio Santini nel match contro il Cuneo

Quali sono gli atleti di punta della rosa?
Il successo è stato collettivo. Sicuramente abbiamo raccolto i frutti di una politica incentrata su giovani come l’attaccante Claudio Santini, classe ’92, scuola fiorentina, uno dei protagonisti più brillanti di questa stagione.

Qual è, a suo giudizio, la mission del campionato di Lega Pro nel movimento calcistico italiano?
La mission del campionato di Lega Pro dovrebbe essere quello di fornire calciatori italiani alle società importanti di serie A e B. Veder crescere i giovani di casa nostra e alzare il livello di spettacolo e divertimento del campionato dovrebbe essere la sfida di questa categoria. La Lega Pro dovrebbe essere il “reparto corse” dei campionati maggiori dove i club più importanti fanno crescere i loro giovani della Primavera in un campionato maturo e competitivo “sperimentando”, preparandoli fisicamente, tecnicamente e moralmente e “formandoli” per i campionati professionisti più importanti. La collaborazione dovrebbe essere totale e la società di A o B dovrebbe supportare tecnicamente ed economicamente quella di Lega Pro.
Le società di Lega Pro che meglio interpretano i desideri e gli interessi delle società maggiori e che nel ruolo sono meglio organizzate, serie, affidabili, oneste e che riescono a valorizzare meglio i giovani dovrebbero essere quelle più appetibili per il club importante di serie A e B. La gara è aperta! Una situazione diversa da questa sarebbe solo fine a se stessa.

Esultanza dei ragazzi dell'US Borgo a Buggiano

Soddisfatti anche dell’andamento del settore giovanile?
Questo è l’unico neo. Questa stagione non siamo riusciti a fare i giovanissimi e gli allievi Nazionali per mancanza di spazi per allenamenti e gare … perfino nelle località vicine non è stato possibile trovarli.
Abbiamo potuto allestire solo la formazione Berretti che dopo le difficoltà di inizio stagione, ha avuto una notevole crescita, risalendo la china e la classifica, chiudendo a testa alta.

I giovani sono sempre attratti dal calcio?
Il calcio resta sempre lo sport più amato e senza confini d’età ma molto meno di alcuni anni fa. Sicuramente questo sport inteso come passione e come business resta una delle principali attrattive per i più giovani ma ora sempre più impoverito per la mancanza endemica di cultura sportiva in generale e di insegnanti di livello ormai quasi scomparsi. Alle scuole calcio della maggior parte delle società si insegna solo a “vincere” anziché ad imparare calcio e cultura sportiva. Specchio della società ma anche di regole che dovrebbero aiutare in questo percorso formativo.

A suo giudizio, si può fare di più per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare, dei calciatori dai più piccoli a quelli impegnati, nel vostro caso, in Lega Pro?
I controlli medici sono fondamentali. E’ importante per gli sportivi di tutte le età essere seguiti con scrupolo e monitoraggio continuo da parte dei medici sociali. Noi lo facciamo con grande impegno di risorse umane ed economiche.

L'US Borgo a Buggiano in azione con il Casale

Dopo 82 anni come sono radicati nella comunità di Buggiano la passione, l’interesse per il Borgo a Buggiano?
Siamo una piccola realtà con poco meno di 9000 abitanti e naturalmente i numeri sono proporzionati alle dimensioni della nostra comunità. Ma il tifo e l’affetto non sono mai mancati. Si potrebbe migliorare molto cambiando le regole dei campionati che contano.

C’è competizione con le altre società sportive?
Un po’ di campanilismo fa parte del gioco. Aver superato in categoria la storica Pistoiese ed essere la realtà più importante della provincia è senz’altro grande motivo d’orgoglio per una piccola realtà come la nostra.

Come giudica la copertura mediatica del vostro campionato e della sua squadra?
Principalmente siamo seguiti dalla stampa locale di Nazione e Tirreno, oltre a Tvl Pistoia. Questi tre media, che seguivano il Borgo già dalla categoria dilettanti, ci hanno seguito anche nel cammino in Lega Pro, dal ritiro al mercato fino al traguardo salvezza. La stampa nazionale si interessa troppo poco di noi privilegiando altre realtà.

La crisi economica come condiziona i programmi di una società di calcio di Lega Pro?
Sicuramente l’impatto economico di un paese tocca anche il mondo del calcio. Per questo diventa ancora più importante ottimizzare le spese e scegliere una politica di costruzione della squadra oculata, basata sui giovani e su uno staff motivato e compatto, che permetta un lavoro sinergico e produttivo, senza sprechi di risorse. Sarebbe fondamentale rivedere i contratti dei giovani con apprendistato.

(Foto Nucci)

 
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