Antonio Colussi

Sono 12 le liste e 4 i candidati sindaci che a Tricesimo, comune con poco più di 7700 abitanti in provincia di Udine, si contenderanno il voto degli elettori.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Antonio Colussi, 61 anni, candidato a sindaco e sostenuto dalle liste civiche “Amare Tricesimo”, “Cittadini per Tricesimo”, “Con Colussi. Punto. A Capo”, “Impegno e libertà per Tricesimo”.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Tricesimo ha perso il ruolo di importante centro economico e culturale che aveva in passato. Eppure le potenzialità non mancano, anzi la cittadina vanta ad esempio una tradizione fotografica unica in regione, artisti di alto livello, un commercio importante basato su piccole attività, luoghi storici e ambientali di prim’ordine, produzioni locali eccellenti a livello enogastronomico.
Allo stesso tempo, le diverse frazioni negli ultimi anni sono state decisamente trascurate, e il risultato è una forte perdita di identità degli abitanti. I cittadini hanno bisogno soprattutto di essere ascoltati ed è fondamentale riuscire a far capire loro che è ancora possibile porre alla base della politica dei saldi valori civili ed etici: l’onestà, prima di tutto, unitamente al rigore e alla serietà.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
È indicativo proprio sapere come abbiamo iniziato la nostra campagna elettorale, ossia in un tendone allestito nella piazza di una frazione di Tricesimo, Adorgnano, proprio per dimostrarci fin da subito vicini alla gente e pronti al dialogo e all’ascolto. Un appuntamento sentito, dove erano presenti oltre 200 persone (una partecipazione al di là di ogni previsione) e ben 7 sindaci dei comuni limitrofi. Abbiamo continuato con incontri pubblici di presentazione delle liste e con tanti appuntamenti nei locali della cittadina a diversi orari della giornata (non solo la sera, quindi) per creare un filo diretto con i cittadini. Ma soprattutto ci tengo a sottolineare che, oltre al programma generale, abbiamo stilato delle proposte per le singole frazioni, analizzando le problematiche e gli aspetti da migliorare per ognuna di loro. Il tutto si concluderà il 4 maggio, con l’ultimo incontro nella piazza centrale di Tricesimo.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Il nostro programma segue una linea semplice, sobria, pragmatica. Attraverso una collaborazione basata sull’ascolto, sul dialogo attivo e attento alle varie esigenze, sull’impegno costante e responsabile saremo vicini alla gente informandola regolarmente. Una volta al governo vorremmo valorizzare le risorse di tutti i cittadini e di tutte le frazioni coinvolgendo anche l’intero apparato amministrativo del Comune che conta al suo interno significative potenzialità, capacità, professionalità.
Nelle nostre liste abbiamo anche diversi giovani e non posso che essere contento. Come insegnante prima e come preside poi, da anni vivo in mezzo ai giovani, che continuano a stupirmi per la loro ricchezza di valori e di ideali, nonché per il loro entusiasmo gioioso. Mi piacerebbe, dunque, cercare di avviarli a fare politica in modo leale e onesto, e convincerli che è ancora fattibile puntare a interessi e scelte di qualità, guardando al futuro con fiducia e speranza.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Senz’altro oggi viviamo un momento di crisi di tutti i partiti, di disaffezione nei confronti della politica, di dissoluzione delle vecchie coalizioni. Alla cittadinanza di Tricesimo però ho spiegato, anche in una lettera inviata in tutte le case, che non bisogna dimenticarsi che il voto è un diritto e allo stesso tempo un dovere di ogni cittadino. Non bisogna dunque tirarsi indietro, altrimenti si rischia di essere governati da persone non scelte e vivere in balia di decisioni effettivamente prese da persone che non ci rappresentano.
Io credo che l’emergere di un insieme di forze moderate dotate di esperienza e al contempo nuove come il nostro possa rappresentare per Tricesimo un cambiamento importante. Si tratta di un progetto innovativo e doveroso. È, infatti, il tempo di persone che sappiano guardare avanti con ottimismo e sorrette da ragioni profonde e sincere. Ecco allora il perché di quattro liste unite per costituire un unico gruppo coeso e motivato, fortemente responsabile, che sa guardare oltre le contrapposizioni fra maggioranza e opposizione, destra e sinistra nell’interesse della cittadinanza tutta e alla cui base sono posti saldi valori civili ed etici: l’onestà, prima di tutto, unitamente al rigore e alla serietà.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Nei primi cento giorni da sindaco certamente non farei rivoluzioni ma mi concentrerei su un esame attento della situazione per individuare le emergenze e le priorità. Anche perché porrei sempre attenzione al bilancio del Comune e in particolare all’indebitamento per mutui che, per ora, non consente la realizzazione di opere pubbliche ingenti.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Oggi le soluzioni per ovviare questo problema sono due: aumentare le tasse o ridurre gli sprechi. La terza via, indebitare ulteriormente le casse comunali, non è percorribile. Noi vorremmo concentrarci sulla seconda, eliminando le spese inutili ed evitando per il momento di investire in opere pubbliche costose e non sostenibili.
Nonostante i tagli, la gente richiede maggiori interventi sia assistenziali che economici, per cui bisognerà basarsi molto sui numeri e non sulle richieste della politica, così come vorremmo portare avanti una maggiore collaborazione con i comuni limitrofi con lo scambio di sinergie e programmi comuni proprio per ridurre i livelli di spesa dei servizi.
Fortunatamente a Tricesimo a livello di politiche sociali possiamo già contare su un elevato standard qualitativo della Casa di Riposo che, a fronte di un elevato standard qualitativo, ha le rette più basse del Friuli-Venezia Giulia. Certamente vanno potenziati altri servizi quali il trasporto e l’assistenza di anziani e persone con disabilità, l’infermiere di comunità e la copertura oraria dell’assistenza domiciliare integrata. Manca inoltre un asilo nido comunale.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Il principio della sussidiarietà e/o federalismo è un concetto che dovrà necessariamente essere attuato: si potrà dunque delegare a livello superiore solo quello che di fatto non può essere svolto a livello inferiore. Il federalismo fiscale per un Comune è una risorsa e allo stesso tempo un’opportunità poiché nel prossimo futuro i Comuni saranno chiamati ad attuare una gestione più autonoma con risorse proprie e programmi di spesa che dovranno essere attentamente ponderati in considerazione dei sempre minori contributi da parte degli enti superiori. Non bisognerà quindi più basarsi sul criterio della spesa storica ma su quello del fabbisogno standard diretto ad identificare il costo efficiente di un servizio o di un’opera con un processo di risparmio che porti un volume di spesa congruo con le risorse disponibili. Il tutto senza aumentare la pressione tributaria, per cui: “meno tasse, meno sprechi, più efficienza“.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Vorremmo incentivare l’installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili. E, per dare il buon esempio, vorremmo iniziare proprio dagli edifici pubblici. Per quanto riguarda lo sviluppo ecosostenibile, invece, vogliamo rivalutare le risorse pubbliche ambientali, salvaguardando e rafforzando le aree naturali, le architetture e le zone arboree storiche di Tricesimo.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
Il nostro programma è diviso in sei macro-aree: la prima è proprio “Trasparenza amministrativa e comunicazione”. In particolare vorremmo assicurare una completa pubblicazione degli atti della Giunta e del Consiglio per una facile consultazione sul sito web del Comune e installare pannelli luminosi/display/cartelli elettronici lungo le vie principali di comunicazione per diffondere le notizie di interesse pubblico. È nostra intenzione poi promuovere incontri specifici con le frazioni e le associazioni in merito alle diverse problematiche e rendere protagonisti i cittadini nelle scelte e nei progetti di particolare rilievo, stabilendo nel contempo le priorità d’azione. Vorrei che il Comune diventasse una “casa aperta per tutti i cittadini” dove chiunque può recarsi per ottenere informazioni ed essere ricevuto dal Sindaco. Ecco perché, fra le nostre proposte, c’è anche quella di costituire uno sportello di ascolto del cittadino, anche quale contributo alla soluzione di semplici controversie.

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Vorrei consegnare Tricesimo con un’identità ritrovata recuperando il suo carattere economico e culturale che, in passato, l’ha resa un centro importante e pieno di vitalità. Vorrei davvero che gli abitanti si scoprissero nuovamente fieri della cittadina e della singola frazione in cui vivono. Il mio impegno sarà anche quello di coniugare crescita intelligente, sostenibilità, coesione sociale, collaborando in particolare con i comuni limitrofi. Oggi non si può governare da soli: è sempre più importante creare sinergie e ottimizzare le risorse a disposizione.

 
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