Federico Costamagna

In provincia di Cuneo, il 6 e il 7 maggio, sono 17 i comuni chiamati alle urne. Tra questi c’è Mondovì.
Ha raccolto l’invito di Comuni-Italiani.it Federico Costamagna, 23 anni, candidato sindaco per il MoVimento 5 Stelle Mondovì.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Rilancio dell’agricoltura di qualità, richiamo del turismo culturale eno-gastronomico in collaborazione con i comuni limitrofi, piano energetico comunale per incentivare il risparmio energetico e le energie rinnovabili ed incremento della raccolta differenziata per ovviare all’annoso problema della discarica di Magliano Alpi. Non sono altro che le nostre battaglie iniziali (vedi significato 5 stelle) a cui vogliamo dare seguito per iniziare a costruire un lungo e ponderato percorso di lavoro. Non saremmo sicuramente l’amministrazione dalle soluzioni facili e dell’ultimo minuto. Le grandi opere vanno ripensate in un progetto che guardi oltre la fine dei 5 anni di mandato, così come tutte le altre scelte amministrative. Mondovì ha la possibilità e la voglia di tornare competitiva nelle Langhe monregalesi.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La nostra campagna elettorale si è svolta principalmente con un messaggio di base che è poi l’essenza di quanto accade e blocca la crescita di tutto il territorio: fuori i soldi dalla politica. Si può competere, e puntare alla gestione della città, anche senza investire grandi cifre. Noi abbiamo dato l’esempio ed in questa maniera abbiamo dimostrato che si può fare politica senza essere imbrigliati in interessi lobbistici che poi vincolano l’interesse collettivo.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Trasparenza, buone pratiche amministrative, partecipazione dei cittadini.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
I candidati del moVimento 5 stelle seguono tre semplici regole: 1- non essere iscritti a partiti, 2- essere incensurati, 3- svolgere al massimo due mandati. Grazie a queste caratteristiche, al fatto di avere un programma nato dal basso insieme ai cittadini ed alla trasparenza che vogliamo nelle istituzioni non risentiremo di questa disattenzione degli italiani verso la politica partitocratica, che i cittadini ci sceglieranno. Noi non siamo tuttologi, ma riteniamo che la Politica debba indicare una direzione. Una volta trovata, cerchiamo le migliori realtà in Italia e nel mondo che possano essere utili al nostro fine.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Qualunque cittadino monregalese, previa accettazione a condividere ed impegnarsi a perseguire le proposte a 5 stelle presenti nel programma Mondovì 5stelle 2012, potrà presentare il proprio curriculum per ambire ad uno dei quattro posti (non cinque poiché uno verrà tagliato) d’assessore. Gli assessori si impegneranno a rimettere il loro mandato ogni sei mesi per permettere ai monregalesi di rinnovarne l’incarico ovvero di chiederne le dimissioni.
Modifica del Regolamento Comunale al fine di procedere alla ripresa in diretta streaming dei consigli comunali e per introdurre la possibilità di indire referendum propositivi ed abrogativi senza quorum previa raccolta di firme pari al 10% degli aventi diritto al voto. Dimezzamento dell’attuale stipendio del Sindaco, degli assessori e del gettone di presenza dei consiglieri.
Totale trasparenza del bilancio comunale che diventerà accessibile in tutti i suoi aspetti (entrate ed uscite nei dettagli) sul sito del Comune o su richiesta. L’atto della trasparenza toccherà tutti i tasti della macchina comunale, il cittadino potrà accedere a tutti i dati senza particolari restrizioni.
Avvio di studio per una gestione pubblica dell’acqua di Mondovì, in accordo con la volontà popolare manifestatasi nell’ultimo referendum nazionale sull’acqua pubblica.
Profonda variante al piano regolatore di Mondovì, al fine di rendere antieconomico costruire su terreni vergini e coltivabili e, al contrario, vantaggioso edificare su aree dismesse. Stop a speculazioni edilizie illogiche, incentivi alla costruzione di case in classe energetica A, passive e in bioedilizia.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Il comune deve intervenire per garantire le fasce più deboli, penso agli anziani, alle giovani coppie e alle famiglie monoreddito. Non solo però erogando contributi, defiscalizzando e alleggerendo il costo dei servizi, ma cercando e proponendo ai cittadini soluzioni nuove e innovative che non siano interventi diretti, ma indiretti dell’amministrazione. Penso alla co-abitazione, alla Banca del tempo, agli asili nido familiari, ad un orario degli uffici a misura di lavoratore/genitore. Non deve poi mancare il sostegno alle associazioni che creano benessere sociale, aggregazione e aiuto alla cittadinanza.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Il federalismo fiscale è una questione delicata e controversa, sicuramente nella situazione attuale è un’ulteriore aggravio alle tasche dei cittadini, aggravio che prende in gran parte la direzione di Roma. Pertanto bisogna stare molto attenti a come perseguire certi traguardi: il rischio è di compromettere ulteriormente la situazione fiscale del paese.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Il comune dovrà necessariamente adottare un piano energetico comunale per promuovere la riconversione verso le nuove tecnologie energetiche e ambientali. Bisognerà inoltre che questo settore in forte crescita sia un motore di sviluppo economico della città creando nuovi posti di lavoro. Il comune dovrà incentivare la riqualificazione energetica e la ristrutturazione rispetto alle nuove costruzioni. La volontà poi di aderire alla rete nazionale dei “Rifiuti zero”, e la conseguente alta percentuale di rifiuti differenziati, sarà occasione di creare a Mondovì un distretto industriale che operi nel recupero e riciclo dei materiali.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
L’accesso informatico libero ai dati e a tutti gli atti dell’Amministrazione comunale, la modifica del regolamento comunale mirato alla trasmissione in diretta streaming del Consiglio Comunale e delle Commissioni e l’indizione di concorsi pubblici (non più nomina diretta) per individuare amministratori/amministratrici più idonei.

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Un paese che abbia un’amministrazione trasparente ed efficiente che nei 5 anni si sia impegnata veramente a coinvolgere i cittadini, a fare l’interesse di tutti e che non abbia operato guardando alla tornata elettorale successiva.

 
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