Roberta Bruatto

Anche a Caselle Torinese, il 6 e il 7 maggio, gli elettori sono chiamati ad eleggere sindaco e consiglio comunale.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Roberta Bruatto, 52 anni, candidata sindaco a Caselle Torinese con l’appoggio delle liste di SEL e IDV.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
- Stop al consumo dissennato del territorio.
- Promozione di un polo turistico alberghiero.
- Politica partecipata (promuovere comitati di quartiere e di frazione).
- Viabilità sostenibile ( marciapiedi, circonvallazioni, piste ciclabili).
- Sostegno ai servizi sociali e sanitari locali.
- Riduzione tariffa raccolta rifiuti.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La Campagna elettorale si è articolata con la presentazione puntuale del nostro programma negli incontri con la cittadinanza, nei punti di informazione volanti, con il giornale distribuito ai cittadini riportante i punti più importanti del programma. Una serie di iniziative hanno poi contraddistinto la campagna elettorale: sulle problematiche del lavoro, sulla realtà di Mappano comune, la ventilata chiusura del CIM, la tassa IMU, il recupero della vecchia stazione di Caselle ….

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
- Politiche per la qualità dello spazio urbano (importanza strategica del verde nelle città, conservazione del suolo, mobilità sostenibile, percorsi ciclabili).
- Politica trasparente, per la legalità, contro tutte le mafie. L’attenzione agli appalti, la promozione di una cultura dei diritti, l’intensificazione dei controlli su determinate attività, la pretesa di una politica pulita sono alcuni degli strumenti necessari per combattere il dilagare delle infiltrazioni mafiose.
- Politiche sociali (sostenere l’integrazione dei nuovi arrivati nel nostro territorio, sostenere la politica delle pari opportunità respingendo tutte le forme di discriminazione, riconoscere la volontà dell’individuo dando la possibilità ad ognuno di scegliere se proseguire o meno le cure in caso di situazione clinica compromessa, riconoscere le unioni di fatto, creando un albo delle coppie conviventi del territorio, riconoscere il diritto a nascere, vivere e morire con dignità, lottare contro il rischio di aumento della povertà e delle diseguaglianze sociali)

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Vista la nostra campagna elettorale possiamo certificare non solo la disaffezione, spesso anche il rifiuto della politica da parte di molti cittadini. Moltissime persone affermano di non voler più andare a votare perché i politici sono “ladri” o mossi solo da interessi personali.
Questo comportamento, a nostro giudizio, non può che avvantaggiare chi ladro lo è davvero e non si sente minimamente offeso da questi insulti, mentre avvilisce quelli che con dedizione investono energie e risorse per la collettività.
L’invito ai cittadini non può che essere quello di individuare e penalizzare gli imbonitori favorendo quei candidati preparati ed onesti.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
I primi 100 giorni dovrebbero essere dedicati all’acquisizione di dati certi sullo stato dell’Amministrazione, sulle problematiche sociali di maggior peso come il diritto alla salute e quello al lavoro, le pari opportunità, i servizi socio assistenziali. In questi campi intervenendo anche immediatamente per sanare le eventuali insufficienze che si presentassero.
Poiché però noi crediamo che l’aspetto qualificante del nostro programma stia nell’assoluta trasparenza dell’amministrazione della cosa pubblica, nella partecipazione concreta e continua dei cittadini alle scelte ed alle decisioni che li riguardano e che incideranno in maniera sostanziale sul loro futuro, i nostri sforzi più grandi andrebbero rivolti in questa direzione, per creare e/o rendere finalmente operative, nel più breve tempo possibile, strumenti e strutture, permanenti, di partecipazione e coinvolgimento decisionale dei cittadini.
In questo modo avremmo gettato le basi per la realizzazione del nostro programma improntato alla democrazia e alla partecipazione così da consentirci il raggiungimento dei traguardi che ci prefiggiamo. E poi sicuramente: alberi e verde nei centri abitati, segnaletica stradale comprensibile, bollettini IMU pre-compilati, possibilità di richiedere documenti a mezzo informatico, sostegno ai lavoratori precari o disoccupati ed alle attività socioassistenziali.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Evitando gli sprechi e le spese inutili:
- 35.000 euro spesi per allestire la sala Consiliare del Consiglio dell’Unione presso il CIM di Mappano si sarebbero potuti evitare o, quantomeno, condividere con tutti gli altri Comuni dell’Unione e non solo con Borgaro.
- Sfiora ormai i 400.000 euro la spesa che il Comune di Caselle ha già sostenuto per l’acquisto di alcune quote capitale alla TRM (azienda che, per il momento, ha prodotto due morti e due feriti gravi sul cantiere). E quasi ogni anno si procede ad un aumento di capitale.
Non si è ancora finita la costruzione del primo e già si parla della costruzione del secondo inceneritore; questa volta a Settimo. Quanti altri milioni di euro costerà ai casellesi questa nuova struttura?
- Limitare gli stipendi dei dirigenti delle “aziende municipalizzate” di cui Caselle è “azionista” (G.M., SETA, TRM, SMAT ecc) è impossibile oppure è un’operazione etica, opportuna, equa, e doverosa? Confrontiamo i loro stipendi con i nostri..!
- Alcune “sovvenzioni” a gruppi ed associazioni (piuttosto che ad altre!) spesso assumono l’aspetto più di un legame di “dipendenza elettorale”, piuttosto che di una condivisa azione culturale o sociale utile al territorio.
- Riduzione della bolletta raccolta rifiuti (chiedere il rimborso dei servizi pagati e mai effettuati come il lavaggio dei cassonetti, spese per campagne informative …).

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
- L’IMU è stata approvata dal Governi di Centro Destra ( che del federalismo ha fatto una “bandiera” dell’operato del suo Governo) ed applicata dal Governo Monti.
- Può lo stato imporre ai Comuni di dover far pagare ai cittadini una tassa che poi dovrà (in buona parte) trasferire allo Stato?
- Il “federalismo” non era vedere utilizzate sul territorio i soldi delle tasse pagate dai cittadini residenti?
- L’IMU: balzello deterrente alla partecipazione ed al rilancio della politica.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Favorire il risparmio energetico:
- ridurre il consumo dell’illuminazione pubblica attraverso la sostituzione dell’illuminazione pubblica con lampadine a basso consumo
- attivare azioni di sensibilizzazione nelle strutture pubbliche e private promuovendo, anche attraverso semplici accorgimenti, significativi risparmi (es: riscaldamento ed illuminazione nelle scuole e negli uffici…)
- promuovere l’utilizzo di fonti energetiche alternative
- pannelli solari su tutti i tetti pubblici
- promuovere uno “sportello” informativo su vantaggi, approvvigionamento, manutenzione ed l’utilizzo di energia rinnovabile.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
La disaffezione dei cittadini nei confronti della politica e la conseguente crisi dei partiti sono i sintomi più evidenti del mancato coinvolgimento democratico delle persone alla gestione della “cosa” pubblica. La Giunta Comunale dovrà essere costantemente attenta nell’ascolto della città coinvolgendo i cittadini nelle scelte strategiche attraverso l’incremento della pratica della progettazione partecipata. Promuovere:
- le Circoscrizioni o i Comitati di quartiere con cui l’Amministrazione abbia il dovere di confrontarsi
- le “comunity garden” (gruppi di persone che curano e gestiscono giardini ed orti comuni)
- la nascita dei GAS (Gruppi di acquisto solidale)
- la prassi del “Bilancio partecipato” che consenta la partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione
- incontri periodici con la cittadinanza e con le associazioni …

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Vivibile, sostenibile, condiviso.

 
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