Gabriele Zangirolami

I cittadini di Asti il 6 e 7 maggio potranno scegliere tra otto candidati a sindaco e 14 liste di candidati al consiglio comunale.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Gabriele Zangirolami, 49 anni, candidato a sindaco di Asti per il Movimento Cinque Stelle.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Lo sviluppo va garantito sfruttando le potenzialità specifiche del territorio. Ad Asti queste sono il turismo di qualità ed ecosostenibile, i prodotti locali e l’agricoltura.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La nostra campagna elettorale è un continuo dialogo con la gente. Con i cittadini, i turisti e i commercianti, che ci chiedono un centro storico senza auto e la possibilità della connessione wi-fi internet libera e gratuita. Con i produttori locali, molto logorati dalla crisi, che chiedono meno aiuti “a pioggia” ma concentrati sui progetti che davvero rispettano il territorio, la cultura e le identità locali: non sfruttando le risorse ma preservando il paesaggio, vera ricchezza di tutti.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
- Condivisione: è stato scritto con incontri nella città ma soprattutto in modo trasparente su internet correggendolo e integrandolo insieme ai cittadini e alle loro competenze.
- Innovazione: progetti innovativi sia verso le nuove tecnologie energetiche e ambientali e nella gestione dei rifiuti, sia nell’uso ecosostenibile del territorio per un ritorno all’agricoltura di qualità.
- Con i piedi per terra: il moVimento5stelle è sempre attento alle buone pratiche messe in atto da altre amministrazioni (italiane ma anche internazionali). Da quelle vogliamo copiare le migliori, economicamente ed ecologicamente sostenibili.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Il moVimento5stelle è fortemente critico verso questo modo di fare politica (anzi, antipolitica) che ha allontanato i cittadini dagli amministratori. Ovunque sono stati eletti, gli “amministratori a 5 stelle” hanno da subito messo in pratica le loro proposte (taglio dei propri stipendi, rinuncia ai vitalizi e ai privilegi della Casta, scelte politiche condivise con i cittadini e non calate dall’alto). Crediamo che l’astensione aumenterà ma allo stesso tempo molti cittadini da tempo non votanti ci confermano una rinnovata fiducia.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Da subito ci attiveremo per mettere attorno ad un tavolo l’Amministrazione comunale, i giovani disoccupati che vogliono impegnarsi nel rilancio di un’agricoltura di qualità e i proprietari di terreni fertili per avviare questo nostro progetto per un “lavoro a 5 stelle“. Nei primi 100 giorni potranno sicuramente partire queste nostre proposte:
- Obbligo per l’amministrazione di pubblicare online tutti i documenti comunali, tutte le spese, le entrate, le fatture e gli scontrini: i cittadini devono poter controllare i loro amministratori;
- Chiusura alle auto del centro storico partendo dalle piazze Roma, Statuto, Medici per un rilancio del Turismo e del Commercio di qualità;
- Sostegno alla produzione dei prodotti locali rendendoli obbligatori nelle mense scolastiche (in vista del rinnovo degli appalti mense).

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Gli sprechi sono molti pertanto alcune risorse sono da subito disponibili. Alcuni servizi possono essere erogati senza grandi spese ma detassando. Pensiamo ad esempio all’IMU: abbattendola al minimo si favorirebbe il mercato degli affitti calmierati (ma deve essere alzata a chi lascia inutilizzati gli immobili).
E’ poi basilare un’azione forte verso le altre istituzioni (Regione e Governo) affinché vengano sospesi i finanziamenti alle grandi opere inutili (TAV, Tangenziale Sud Ovest, Inceneritori, Bretelle autostradali) e alle spese militari recuperando così decine di miliardi di euro da destinare ai servizi per i cittadini. Contemporaneamente bisognerà lottare contro alcune ingiustizie intollerabili come i “falsi invalidi” e predisporre un controllo approfondito di tutti gli ISEE.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Per noi l’Italia è una e tutta insieme deve andare avanti. Il moVimento5stelle ha un forte senso della Giustizia pertanto lotterà contro ogni tipo di criminalità, dalla piccola evasione fiscale, alla Mafia, ai fondi neri delle grandi attività finanziarie. Secondo noi deve finire il tempo dei “furbi” e cominciare quello dei “meritevoli”. Chiunque (non solo “il nord” verso “il sud”) è stufo di pagare le tasse quando altri non le pagano.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Vogliamo incentivare una mobilità ecosostenibile destinando alcune strade o corsie esclusivamente alle biciclette. Siamo inoltre convinti che il paesaggio, vero fiore all’occhiello, debba essere salvaguardato: basta nuove case (ne abbiamo 1.000 inutilizzate e vuote) basta cemento. Vogliamo rilanciare un turismo ecosostenibile che metta in relazione i produttori locali, le cascine, i percorsi/sentieri collinari.
Sempre in tema di ambiente vogliamo proporre l’abolizione della tassa rifiuti per chi non ne produce (diminuzione della tassa per chi ne produce pochi), attivazione del programma verso i RifiutiZero (come ha fatto San Francisco negli USA), stop alla costruzione di un inutile e costosissimo inceneritore pericoloso per la salute dei cittadini.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
Sarà il primo atto non appena eletti: totale trasparenza di ogni atto pubblico, delibere, determine, fatture e scontrini inclusi. Ogni cittadino deve poter controllare l’operato dell’amministrazione e segnalare al Sindaco eventuali sprechi degli uffici (o segnalare a chi di competenza eventuali atti impropri fatti da Sindaco e Giunta).

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Sicuramente una città respirabile. E non mi riferisco alla qualità dell’aria (anche se chiudendo il Centro Storico alle auto e potenziando i mezzi pubblici, migliorerà sicuramente) ma a un nuovo modo più sereno di vivere Asti. A partire dalla mobilità (oggi caotica nelle ore di punta) fino ad arrivare a un sistema di piccolo commercio di quartiere e un turismo ecosostenibile oltre che nuove opportunità di lavoro per i giovani nel campo delle nuove tecnologie energetiche ed ambientali e nell’agricoltura di qualità. Mi piacerebbe una città in cui “non si deve correre” ma ci si possa “fermare” a respirare un’aria nuova.

 
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