Pierlugi Vinai con il segretario PDL Angelino Alfano

Nella città di Genova gli elettori, il 6 e il 7 maggio, dovranno scegliere il successore del sindaco Marta Vincenzi.

Sono ben 13 i candidati sindaco che in questi giorni stanno sottoponendo i loro programmi ai cittadini. Risponde all’invito di Comuni-Italiani.it Pierluigi Vinai, candidato sindaco indipendente, sostenuto dal Popolo della Libertà e da liste civiche.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
L’emergenza è salvaguardare i servizi sociali, lo sviluppo è possibile se non si ostacolano le nuove vie di accesso a Genova, come la sinistra è intenzionata a fare.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
Sto spiegando in ogni occasione che la famiglia e il non profit vanno messi al centro dell’azione amministrativa e che Genova non deve restare isolata mentre i traffici commerciali possono crescere e portare lavoro al porto e nell’indotto.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
- Famiglia da valorizzare, anche come ammortizzatore sociale – opposizione alla tassa sulla prima casa, anche si possono perché altri fondi a livello nazionale – smaltimento dei rifiuti, priorità ai metodi ecosostenibili, no al gassificatore.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Li convincerò con proposte credibili come quelle cui ho accennato sopra. Niente miracoli, ma l’antipolitica alla Grillo non è credibile, specie quando lui proprio qui a Genova sfreccia con la sua Ferrari.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Messa in sicurezza dei corsi d’acqua, viste le tragiche alluvioni che hanno colpito la città. Azione decisa contro l’abusivismo che infesta il centro storico. Autorizzazione, su tutte le direttrici possibili, della circolazione delle moto sulle corsie gialle riservate.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Ribaltando l’approccio, con gli accrediti degli operatori sociali, che non devono elemosinare i fondi del Comune e con obbligazioni di scopo per le opere urgenti. Ma anche partecipando con l’ANCI a una contrattazione decisa che riporti ai comuni le autonomie che gli spettano.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
E’ una risorsa e in questo momento il Governo la nega ai comuni.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Rilasciando le autorizzazioni al fotovoltaico che la giunta di sinistra finora ha stentato a dare, con lo smaltimento dei rifiuti nei termini che ho detto e con progetti-pilota sugli orti urbani, nell’ottica dei “chilometri zero”, rivedendo anche un piano regolatore troppo sbilanciato sull’edilizia privata.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
Oltre ad affidarmi alla centrale unica appaltante, voglio che tutte ciò che riguarda appalti ed assegnazioni resti consultabile online integralmente, con risalto e senza limiti di tempo, cosa che ora non accade.

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Voglio lasciare una città più pulita, più sicura, con le grandi opere finalmente avviate, e finalmente riconoscibile nel mondo per il suo appeal turistico: Genova è come “il baule del tesoro” nascosto, hanno perso la chiave, noi dobbiamo aprire il tesoro e offrirlo a tutti.

 
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