SS Virtus Lanciano 1924

La SS Virtus Lanciano 1924 partecipa al campionato nazionale 2011-2012 di calcio di Lega Pro prima divisione girone B.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Luca Leone, direttore sportivo (ex capitano del Lanciano anni ’90) della società di Lanciano, comune in provincia di Chieti.

In classifica avete 49 punti a quattro giornate dalla fine. L’obiettivo play off è in linea con gli obiettivi di inizio stagione?
Assolutamente no. Rispetto agli obiettivi di inizio stagione siamo ben oltre le migliori aspettative. E’ una squadra quasi completamente nuova, partita con l’obiettivo di una tranquilla salvezza. Invece, a quattro turni dalla fine, siamo qui a giocarcela per i play off (attualmente terzi in classifica).

Quale partita tra quelle finora disputate in questo campionato ricorda maggiormente?
Ci sono molte partite che ricordo con piacere perché la squadra ha sempre dimostrato in campo di poter competere con qualsiasi avversario. In modo particolare, forse perché recente, forse perché c’era il fascino della gara in notturna e in diretta tv nazionale, forse per il prestigio dell’avversario … e anche perché abbiamo vinto (2-1) davanti a un pubblico bellissimo e numeroso, quella con la Cremonese.

Luca Leone

C’è un derby che storicamente infiamma i tifosi?
Direi due in particolare: quello con il Chieti e, in tempi più recenti, quello con il Pescara.

Quali sono gli atleti di punta della rosa?
Non mi piace parlare di “atleti di punta“; sarà perché il mio lavoro è proprio quello di “costruire” una squadra all’altezza da mettere a disposizione dell’allenatore, mi piace parlare di gruppo, di collettivo, di squadra, appunto. E, in questo caso, possiamo davvero dire di aver messo insieme un bel gruppo, un mix riuscitissimo di giocatori più esperti uniti a moltissimi giovani (con numerosi ’91, ’92 e ’93). Anzi, voglio sottolineare con orgoglio che tra le squadre che occupano le prime sette posizioni in classifica siamo l’unica che fa minutaggio utilizzando costantemente almeno due Under.

Un suo pronostico sulle squadre che lotteranno per la promozione in serie B e su quelle che rischiano di retrocedere.
La situazione è molto fluida; almeno teoricamente tutte le squadre fino ai 39 punti del Frosinone sono ancora in lizza per un posto play off. La lotta salvezza è un po’ più definita con il Bassano che sembra davvero in difficoltà e le altre, dal Latina alla Triestina, in lotta per conquistare la salvezza diretta.

Cosimo Chiricò e Leonardo Pavoletti

Qual è, a suo giudizio la mission del campionato di Lega Pro nel sistema calcio italiano?
La mission del campionato di Lega Pro non può che essere la valorizzazione di giovani talenti; deve tornare ad essere la palestra e la via d’accesso, per i giovani più dotati, al grande palcoscenico delle serie superiori.

Soddisfatti anche dell’andamento del settore giovanile?
Moltissimo. Anche quello è un lavoro cominciato quattro anni fa che già dall’anno scorso ha visto la Berretti guidata da Mister Marcello Di Camillo laurearsi vice Campione d’Italia di categoria (finale nazionale perduta 2-1 con la Virtus Entella). E anche quest’anno a qualche turno dalla fine della regular season siamo già qualificati per la fase successiva.

I giovani sono sempre attratti dal calcio?
Assolutamente sì. Sia come sport da praticare sia come spettacolo da vedere.

Dopo 88 anni come sono radicati nella comunità di Lanciano(tifosi,istituzioni,ecc) la passione, l’interesse per la Virtus Lanciano?
C’è un vincolo fortissimo che lega la città a questi colori; posso testimoniarlo in prima persona avendo vestito anch’io quella maglia da giocatore.

C’è competizione con le altre società sportive?
Direi di no. C’è una serena convivenza e una giusta solidarietà che ci porta anche a condividere gli spazi e gli impianti sportivi della città.

Leonardo Pavoletti

Come giudica la copertura mediatica del vostro campionato e della sua squadra?
Generalmente buona. Quest’anno ottima; superiore a quella registrata nelle stagioni precedenti: la Lega (attraverso il suo Ufficio Stampa) si è mossa molto bene ottenendo una visibilità sempre maggiore in tv e sugli organi di stampa nazionali.

La crisi economica come condiziona i programmi di una società di calcio di Lega Pro?
La crisi economica condiziona tutti i settori, figuriamoci se il calcio professionistico poteva restarne al di fuori. Condiziona pesantemente: ci sono società che fanno fatica a riallineare i costi con i ricavi, giocatori che, in molte piazze, hanno diverse mensilità ancora da percepire; fallimenti più o meno annunciati. Non è un bel momento. Possiamo davvero dire di essere una delle poche isole felici nel panorama della Lega Pro.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali, benefiche?
Sì, lo siamo stati nelle precedenti stagioni e lo siamo ancora. Quest’anno siamo stati impegnati in modo particolare nel rapporto con le scuole.

 
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