Stefanese Volley - Noma Volley: il derby!

La Stefanese Volley partecipa al campionato nazionale di pallavolo femminile di serie B2 girone I. Comuni-italiani.it intervista Francesco Marcini, presidente della società di Santo Stefano di Camastra, comune in provincia di Messina.

Avete allestito una squadra competitiva e dopo 6 partite avete 10 punti. Dopo il sesto posto della scorsa stagione, dove volete arrivare?
L’obiettivo di ogni impegno nella vita deve essere quello di migliorarsi, quindi aspiriamo ad un piazzamento superiore a quello dello scorso anno e pertanto a stare nelle prime posizioni della classifica, malgrado quest’anno il livello tecnico – tattico delle squadre sia molto più alto rispetto agli ultimi anni.

E’ stata impegnativa anche la campagna di rafforzamento della rosa. Quali difficoltà avete incontrato nel portare in Sicilia nuove atlete?
Il mercato siciliano è sicuramente più difficoltoso visto che è spesso rivolto ad atlete già presenti nel girone o che provengono dai campionati inferiori, poiché alle volte c’è un preconcetto di fondo a spostarsi al Sud e specialmente in Sicilia … è pur vero che chi si convince a venire qui poi non vuole più andare via; come dice un vecchio detto “chi arriva al sud piange 2 volte: quando arriva e quando parte …“.

Francesco Marcini

Quali sono dunque le novità?
La squadra è stata modificata con gli arrivi di Arinze (dal Porto Recanati B2), Nielsen (Potenza B1), Tosheva (Pisogne B1), Mercanti (vincitrice dei play off di C con il Palermo), Sergi (Letoianni B2) e Angeloni (Cefalù B2). Della scorsa stagione è rimasto il capitano Marcini, Pipitone, Balsamo, Pirri e Todorova.

Quale fondamentale è il vostro “cavallo di battaglia”?
Siamo una squadra che quando gioca con entusiasmo esprime una bella pallavolo, abbastanza completa.

E quello più debole?
Essendo una squadra abbastanza nuova dobbiamo perfezionare i meccanismi di difesa e ricezione.

Quale atleta potrebbe essere la MVP a fine stagione?
Ci aspettiamo molto da tutti. Speriamo di riuscire a far esordire qualche atleta del vivaio come è già successo lo scorso anno.

Santo Stefano di Camastra annovera un’altra squadra in B2 femminile: il Noma Volley. Nel precedente campionato avete perso entrambi i derby. Quest’anno avete vinto 3-2 in “casa” e il ritorno è previsto per il 10 febbraio. La rivalità continua?
Certamente sì !! Quest’anno è toccato a loro perdere un derby che credevano già vinto … anche se gli attuali rapporti tra le società sono buoni … o almeno sono il massimo a cui si può aspirare considerando la rivalità accesa.

Stefanese Volley B2 2011-2012

Nel girone I chi è favorito per la promozione e i play off e chi potrebbe rischiare di retrocedere?
La classifica ha già espresso indicazioni precise, nel senso che chi è a punteggio pieno dopo 6 giornate non può essere lì per caso. D’altronde la superfavorita del campionato è stata sempre il Gela con l’Agrigento a ruota e non stanno deludendo, considerando anche che rappresentato due città grandi con una storia pallavolistica tra le più importanti della Sicilia e che insieme al Cirò sono quelle che hanno potuto spendere le maggiori risorse economiche. La zona retrocessione è già abbastanza affollata, e considerato il livello delle squadre presenti quest’anno fino a 2-3 giornate dalla fine nessuno potrà dirsi salvo.

Con la presenza di canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità.
E’ un fatto positivo?

Certo, anche alla luce dello sfruttamento delle nuove tecnologie. Noi grazie ad un accordo con naviga liberamente wasp trasmettiamo le gare interne in streaming su Live Streaming.com uno dei più grandi siti di streaming del mondo permettendo la visione dei nostri match nel mondo intero cosa assolutamente impensabile fino a qualche anno fa.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
No, penso di no, il futuro è la rete.

Presentazione ufficiale della Stefanese Volley con il presidente onorario on. prof. Gaetano Armao

La nazionale femminile è arrivata al quarto posto agli europei ed ha vinto la World Cup, conquistando pure l’accesso per le Olimpiadi di Londra. Quella maschile è vice-campione d’Europa e sta giocando in Giappone per la Coppa del Mondo. Alla luce di questi risultati, qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile?
Ottimi, anche se manca un riassetto strutturale dei campionati minori ed una maggiore sintonia tra Federazione e lega.

Quali sono le prospettive del volley italiano anche in rapporto al livello di reclutamento dei giovani?
Sicuramente buone. La pallavolo è lo sport che ha avuto la maggiore crescita di tesserati negli ultimi anni.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Penalizza molto poiché la crisi delle aziende le porta a ridurre le sponsorizzazioni e comunque a non sottoscrivere accordi pluriennali, cosa che impedisce alle società di programmare a medio termine. Noi siamo strafortunati ad avere l’Irritec & Siplast che dallo scorso anno ha creduto nel nostro progetto e ci ha dato un aiuto senza il quale non sarebbe stato assolutamente possibile l’ambizioso progetto “Stefanese Volley”, che comprende anche 2 scuole di pallavolo, attività sociali, campionati minori, campionati giovanili ecc. ecc. che coinvolge circa 50 persone tra comitato sostenitore e dirigenti con quasi 100 tesserati che disputano i vari campionati.

 
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