La Bentley Ford Sara di Pinerolo, comune in provincia di Torino, partecipa al campionato nazionale di pallavolo femminile di serie B2 girone A.

Intervistiamo Cristiano Mucciolo, 1° allenatore della squadra in B2 della società piemontese.

La Pallavolo Pinerolo è nata quasi quarant’anni fa. Di recente avete aderito al consorzio “Union Volley”. Di cosa si tratta?
Di un consorzio che unisce le “forze” pallavolistiche zonali volto a dare la possibilità a tutti di cimentarsi in questo sport e di creare sia un buon bacino che della buona qualità agonistica.

Dopo 6 partite avete siete primi con 18 punti. Quali sono gli obiettivi stagionali?
Gli obiettivi sono quelli di stare nelle zone di classifica medio – alte e poi… chissà… perché no… lottare per un posto playoff ma senza pressioni.

Qual è il vostro punto di forza?
Diciamo che puntiamo ad avere una “buona organizzazione di gioco” in cui la correlazione muro-difesa diventa molto importante ma anche la battuta è di buona qualità.

E quello più debole?
Sicuramente la ricezione, è un fondamentale che patiamo e dovremo lavorare per migliorarlo un po’.

Quale atleta potrebbe essere la MVP a fine stagione?
Difficile dirlo, io spererei di incoronare il gruppo, abbiamo atleti esperti misti ad altri più giovani, ma solo insieme si possono raggiungere traguardi importanti.

Nel rinnovato girone A chi lotterà per la promozione e i play off e chi potrebbe rischiare di retrocedere?
E’ un girone di livello leggermente più basso rispetto allo scorso campionato, Trecate è nettamente la favorita con un piede e mezzo già in B1 mentre per i posti play off vedo Mondovì, Acqui e spero che anche Pinerolo possa lottare con queste squadre. La zona retrocessione sarà una battaglia, difficile fare pronostici, ma sono certo sarà una guerra aperta… e spero che Pinerolo non ci debba lottare!

Nella pallavolo italiana, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
E’ un campionato difficile, si trovano squadre e società molto ben organizzate ed altre alle prime esperienze, giocatori professionisti ed altri lavoratori che dedicano il loro tempo a questa passione, un mix insomma spesso duro da amalgamare per cui ci si trova a dover trovare delle soluzioni anche logistiche per le società al fine di accontentare tutti e proseguire in un’oculata programmazione. Pinerolo è una società che da anni milita in queste categorie con eccellenti risultati non solo a livello agonistico ma anche di struttura (il consorzio Union Volley ne è una prova) ed è stato uno dei miei motivi di scelta essendo la mia professione, per la serietà e la professionalità dirigenziale. Un club a mio parere da cui prendere esempio.

Con la presenza di canali sportivi gratuiti, grazie alla diffusione del digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Molto! Anzi credo che si debba aumentare la visibilità in tutti i modi visto che i canali mediatici sono ormai alla portata di tutti. Ne gioverebbe tutto il movimento non solo a livello di sponsor ma anche di cultura di questo sport per i giovani.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Beh credo che questo non tocchi le nostre categorie mentre per quelle superiori fa poco differenza visto che ormai i canali RaiSport sono visibili per tutti attraverso il digitale terrestre.

E’ lo sport preferito dalle donne, il settore rosa supera quello maschile. Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
Fortunatamente così dicono le statistiche… e il fatto che la nostra nazionale abbia conseguito tanti successi negli ultimi anni non può che essere d’aiuto. Il settore maschile purtroppo sta col passare del tempo andando in declino; troppo pochi i giovani interessati a questo sport per cui il calcio e il basket raccolgono ancora le preferenze come “sport di squadra”. Spero che attraverso i media e qualche buona notizia dagli esempi dell’alto livello torni ad esserci maggiore affluenza, ma onestamente la vedo dura!

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Fa parte dell’evoluzione di uno sport, la fisicità sta ormai prendendo piede in tutti gli sport (persino i tennisti ora vengono selezionati per altezza!) e le regole di conseguenza vengono riviste spesso per stare al passo coi tempi. La pallavolo credo ne abbia subite moltissime, più di ogni altro sport, ma restano in ogni caso ponderate ed interessanti per noi allenatori che dobbiamo attenerci e di conseguenza modificare strategie e programmazioni di lavoro in funzione di tali cambiamenti.

Che tradizione ha la pallavolo a Pinerolo e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
In relazione ad altri sport non saprei esprimermi non essendo un cittadino pinerolese mentre per quel che riguarda la pallavolo femminile devo dire che c’è molto seguito, molti appassionati, molta curiosità non solo intorno alla prima squadra che funge da specchietto per le allodole ma anche sul settore giovanile consorzio Unionvolley e questo dimostra il buon lavoro dei dirigenti appassionati. Ricordo che negli anni passati la Pallavolo Pinerolo ha partecipato a 2 campionati di A2.

La società è protagonista anche di attività sociali e culturali?
Assolutamente sì anche se magari non in prima persona ma si cerca di collaborare con altri enti e partecipare ad altri avvenimenti così come è stato fatto in occasione della Strapinerolo, evento molto sentito in città.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Purtroppo moltissimo… E’ molto difficile oggi giorno trovare aziende disposte a sponsorizzare società sportive vista la crisi per cui la differenza la fanno gli appassionati e il lavoro duro dei dirigenti che spesso si muovono per trovare risorse preziose attraverso le quali costruire progetti futuribili a partire dal settore giovanile.

 
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