Polisportiva Gramsci Pool Volley B2 2011-2012

La Polisportiva Gramsci Pool Volley partecipa al campionato nazionale di pallavolo femminile di serie B2 girone B.

Intervistiamo Bruno Sala, dirigente e scoutman della società di Reggio Emilia.

Da matricola dopo 3 partite avete 9 punti. Quali sono gli obiettivi stagionali?
Da squadra neopromossa l’obiettivo è il mantenimento della categoria. Poi dal decimo posto in avanti quello che arriva in più è tutto buono. Abbiamo individuato almeno 3 squadre decisamente più forti di noi, se saremo bravi, un piazzamento nella parte medio-alta della classifica è possibile, i play off molto difficili.

Bruno Sala

Qual è il vostro punto di forza?
Siamo abbastanza equilibrati in questo senso. Non abbiamo una che è infermabile in attacco, ma buone attaccanti per la categoria, un ex-libero come banda e un libero forte, quindi buona ricezione e difesa, e un ottimo palleggiatore che fa girare bene la squadra.

E quello più debole?
Forse il muro può migliorare molto, come pure la battuta…

Quale atleta potrebbe essere la MVP a fine stagione?
Se si parla di fine stagione, Giulia Sotera, classe 1992, l’anno scorso a Collecchio (PR) in B1, ha un gran potenziale e ampi margini di miglioramento.

Nel girone B chi è favorito per la promozione e per i play off, e chi potrebbe rischiare di retrocedere?
Da quello che si è visto, le candidate alla promozione sono Properzi Lodi, Montale Modena e Albese Como, chi rischia seriamente di retrocedere invece, Volley Reggio 1952 e Pallavolo Vignola, ma è presto, possono cambiare tante cose…

Arianna Modena

Nella pallavolo italiana, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
La B2 femminile e l’anticamera del professionismo. La B1 è già espressione di promesse per la serie A e di un giro di soldi importante. In B2 si può trovare la squadra della piccola polisportiva che ha vinto la C, oppure la seconda squadra di una serie A piena di giovanissime, ma anche l’inizio di un progetto ambizioso per arrivare in alto. La B2 è un traguardo raggiungibile per tutti, ma per la maggior parte un punto d’arrivo. Da lì se si vuole salire, il passo è enorme.

Con la presenza di canali sportivi gratuiti, grazie alla diffusione del digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Molto positivo direi. Nonostante la diffusione del volley femminile in Italia, la poca visibilità ha sempre penalizzato l’interesse delle aziende per questo sport. La TV è un grande veicolo commerciale, ma non lo scopro di certo io.

Giulia Palmira Sotera

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Ma…direi di no. Anzi, spesso la durata molto variabile di una partita di volley, ha creato non pochi problemi nell’inserimento di esso nei palinsesti RAI. E spesso con lamentele degli altri programmi. Meglio un canale dedicato e più diffuso…

E’ lo sport preferito dalle donne, il settore rosa supera quello maschile. Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
Beh…ovvio. Il Calcio è lo sport che muove le masse e le speranze dei maschi. Il volley è il terzo sport dopo il basket, ma è il calcio che fa e farà sempre la differenza.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Adeguare lo sport ai tempi l’ho sempre vista una cosa positiva. Si parlava di TV prima, e le modifiche più sostanziali sono arrivate in funzione di essa. Hanno aumentato la spettacolarità, e anche la comprensibilità. Credo che per avvicinare gente agli sport, sia importante aiutare chi li guarda.
Sono anni ad esempio che seguo rugby e pallanuoto, e non ho ancora capito quando è fallo e quando non lo è. Io toglierei anche i falli di tocco…

Vera Ronchetti

Che tradizione ha la pallavolo a Reggio Emilia e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
A Reggio il Volley ha una discreta tradizione. In serie A maschile negli anni 70, poi la Pallavolo Reggio femminile ai vertici per un ventennio, ma soprattutto un numero di iscritte nel Volley Giovanile, tra i più alti d’Italia, che hanno avvicinato molte grandi aziende. Non avendo poi mai avuto né il calcio né il basket ad altissimi livelli, si può dire che il Volley a Reggio abbia un peso rilevante nel tessuto sportivo.

La società è protagonista anche di attività sociali e culturali?
La nostra Polisportiva ha avuto in passato varie attività. Le più importanti nel calcio amatoriale, nel gioco delle bocce e delle boccette.
Ora, dismesso il Bocciodromo e il settore calcio, ha avviato una palestra di boxe e arti marziali con la presenza di un Ring fino al Campionato Europeo. E a livello sociale, ospita da qualche tempo una scuola per bambini cinesi nati in Italia.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Condiziona moltissimo. Tante società, anche con passato glorioso hanno chiuso, o si sono unite con altre realtà. Le aziende ormai hanno poche risorse da destinare allo sport in generale. Noi per ora ci siamo dati da fare, ma è sempre più difficile, per questo ragioniamo anno per anno…

 
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