Time out del Chieti con coach Domenico Sorgentone

La BLS Pallacanestro Chieti è la società di basket maschile di Chieti che partecipa al campionato 2011-2012 di Divisione Nazionale A, nel girone Sud-Est.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Gianni Di Cosmo, presidente della società.

Quali sono gli obiettivi stagionali della BLS Chieti?
Lo scorso anno abbiamo vinto il campionato di B Dilettanti, riportando Chieti nella terza categoria nazionale dopo 30 anni. Per forza di cose affrontiamo dunque questo torneo con l’umiltà della matricola, desiderosi di imparare da realtà ben più blasonate ma allo stesso tempo di dire la nostra sul campo e toglierci qualche bella soddisfazione. L’obiettivo finale resta la salvezza, anche se la rinnovata formula del campionato potrebbe consentirci di coltivare qualche sogno di genere ben diverso.

Quali squadre crede che lotteranno per la promozione?
Vedo in generale meglio le squadre della conference settentrionale, Omegna, Trento, Torino e Capo d’Orlando sono i nomi sulla bocca di tutti, ma anche Napoli, Trieste e Perugia diranno la loro fino alla fine. E poi ci sarà di certo qualche squadra-rivelazione in grado di sedersi al tavolo delle grandi.

Gianni Di Cosmo

E quelle che rischiano la retrocessione?
Difficile dirlo in questo momento, tra l’altro dopo l’epilogo del caso “Venezia” potrebbe esserci una diminuzione del numero di squadre che retrocederanno. Il mio pronostico è che, tolte le grandi, si arriverà alle ultime giornate con più di metà delle formazioni sospese tra qualificazione ai playoff e scivolamento nei playout.

Come avete rinforzato la rosa a disposizione del coach Domenico Sorgentone?
Siamo riusciti a portare a Chieti giocatori di categoria come Raschi e Rossi, innestandoli su un nucleo di ben 5 giocatori reduci dalla promozione dello scorso anno. Per completare il roster abbiamo poi optato per degli under con grandi margini di miglioramento, anche se all’inizio potrebbero fare un po’ fatica essendo alla prima esperienza in questa categoria ed avendo bisogno di “assaggiare” il campo con continuità e imparare dagli errori.

Quali sono gli atleti più rappresentativi?
C’è un gruppo di giocatori di grande esperienza e palmares ed un altro di giovani motivati e dal promettente avvenire: la chimica che si creerà tra tutti loro ci dirà dove possiamo arrivare, per cui consideriamo tutti i pezzi del mosaico estremamente preziosi.

Gabriele Rossi

Nel basket maschile, secondo lei, cosa rappresenta il campionato DNA?
Una competizione in cui sono rappresentate ben 14 regioni italiane, che accoglie piazze che hanno fatto la storia del nostro sport e realtà molto ambiziose. Devo dire che il salto di categoria si avverte decisamente: al di là dell’etichetta di campionato dilettantistico, qui è richiesta professionalità in ogni aspetto.

Cosa pensa delle continue modifiche alle formule dei campionati, alle regole di gioco e di quelle relative al tesseramento degli atleti, ?
Rispetto ad altri sport, il basket si è sempre contraddistinto per l’apertura a innovazioni e sperimentazioni. Negli ultimi anni stiamo però assistendo a cambi di rotta “schizofrenici”, che pongono seri dubbi sulla volontà delle varie componenti di ridare ossigeno ad un movimento in grande difficoltà. Sembra che tutti si limitino a curare gli interessi di bottega. Un motivo di ottimismo è sicuramente la nomina di Fabio Bruttini a presidente della LNP: è uno dei pochi che in tanti anni da dirigente ha sempre disdegnato le beghe politiche, indicando invece attraverso i fatti un modello di pallacanestro vincente per organizzazione, formazione e risultati.

E’ soddisfatto della copertura mediatica della sua società e del campionato?
A livello locale abbiamo una copertura che definirei buona, in linea con la nostra posizione di seconda società del secondo sport di squadra più seguito in regione. Ma il nostro obiettivo è crescere anche in questo aspetto. Per quanto riguarda il campionato, è difficile farsi largo visto che lo spazio riservato al basket è già più esiguo di quello che merita, ed è naturalmente quasi monopolizzato dalle leghe superiori. Però è un peccato che le due partite settimanali su Sportitalia non siano fino a questo momento accompagnate da un piano di comunicazione che ne moltiplichi i benefici in termini di visibilità.

BLS Pallacanestro Chieti

Chieti e il basket: che importanza ha il basket maschile rispetto ad altri sport di squadra?
Possiamo contare su una media di oltre 700 spettatori a partita, che in questo momento ci pone davanti alle altre società sportive cittadine. Con queste ultime i rapporti sono ottimi, abbiamo anche attivato delle promozioni per i tifosi della squadra di calcio e per i tesserati delle altre realtà cestistiche del territorio. Quanto alle istituzioni, c’è un clima di generale collaborazione, all’interno del quale vorremmo però costruire un dialogo più continuo e costruttivo.

Le Furie per il sociale: siete disponibili con la vostra presenza ad accendere i riflettori su varie problematiche sociali?
Negli ultimi anni abbiamo sostenuto con convinzione diverse campagne sociali ed iniziative di solidarietà, essendo intimamente convinti che il legame di una società sportiva con il proprio territorio vada costruito su basi molto più profonde dei semplici risultati sul campo. Nel corso della stagione presenteremo alcune partnership cui teniamo molto: sosterremo il Rotary Club locale in un programma di supporto e inserimento di giovani svantaggiati, saremo al fianco dell’Avis in una campagna di sensibilizzazione per la donazione del sangue e collaboreremo con il reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Chieti. E restiamo a disposizione di chi ci vorrà al suo fianco, perché lo sport è un veicolo di messaggi positivi troppo importante per poterci tirare indietro.

 
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