Il presidente Vincenzo Mosca

La pallavolo, sia maschile che femminile, ha un’importante tradizione a Castellammare di Stabia, comune in provincia di Napoli con più di sessantaquattromila abitanti.
Per promuoverla maggiormente, razionalizzando le risorse tecniche ed economiche, nel 2005 il Volleyball Stabia e la Pallavolo Nemesi si sono fuse, dando vita al Pool Stabiae Volley, che intende l’attività sportiva come strumento di socializzazione ed integrazione.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it il presidente Vincenzo Mosca.

L’ASD Volleyball Stabia ha partecipato al campionato 2010-2011 di Serie B2 maschile, girone G. Il quart’ultimo posto vi condanna alla retrocessione in serie C. Quali erano le aspirazioni di inizio campionato? Cosa non ha funzionato?
Sapevamo fin dall’inizio che avremmo lottato per la salvezza e, sinceramente, ad un certo punto del campionato eravamo convinti di raggiungere il nostro obiettivo visto che all’ottava giornata di campionato eravamo settimi in classifica e alla fine del girone di andata gravitavamo tranquillamente fuori dalla zona rossa. Purtroppo al rientro dalle festività natalizie tra influenza e infortuni ci siamo ritrovati a gestire un gruppo che a volte durante gli allenamenti non arrivava nemmeno alle otto unità. Tutto questo ha condizionato l’intera stagione, è’ stata dura ma ci abbiamo provato fino alla fine, né è testimone la SS Lazio che abbiamo sconfitto all’ultima giornata casalinga scavalcandola in classifica e auspicando in un più facile ripescaggio.

Quale atleta ha caratterizzato positivamente questa stagione?
Quando non si raggiungono gli obiettivi prefissati ad inizio stagione è difficile pensare quale atleta si sia espresso meglio. Diciamo che l’unica nota positiva è arrivata dai giovani del nostro vivaio che abbiamo inserito in pieno organico nel gruppo di B2 e che hanno risposto davvero bene quando sono stati chiamati in causa.

Nella pallavolo italiana, secondo lei, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
La quarta serie Nazionale è una categoria difficile e faticosa, basti pensare non solo che si incontrano atleti che hanno militato in serie A ma anche squadre giovanili della serie A che fanno fare esperienza al loro vivaio. Il mio personale pensiero è che questa categoria bisogna affrontarla con i giovani, per il futuro di una società, a meno che non punti a salire quanto prima di categoria, non serve a nulla ingaggiare atleti in età avanzata che magari chiedono anche un rimborso spese stratosferico.

L’altra società del Pool, la Pallavolo Nemesi, è arrivata terza nel campionato di B2 femminile (eliminata poi nei play off promozione). Il settore femminile in molte realtà ha maggiore presa tra le nuove generazioni. Lo riscontrate? E’ un trend irreversibile?
Certo, anche noi viviamo di questo problema e penso proprio che difficilmente verrà risolto, basti pensare che in Italia la pallavolo al femminile è il primo sport, mentre al maschile viene dopo il calcio e il basket.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Il gioco attuale è molto più bello e veloce, è fatto proprio per risaltare lo spettacolo mentre prima i set potevano durare anche all’infinito. Sinceramente questo sistema è più affascinante e sono convinto che sia stata una scelta più che giusta.

Dopo aver ricordato il ritorno in serie B di calcio, dopo tanti decenni, della Juve Stabia, che tradizione ha la pallavolo a Castellammare e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
Certo la promozione in serie B della nostra squadra di calcio è un evento storico di cui anche noi siamo fieri e che di sicuro riscontrerà un seguito molto importante sia da parte delle istituzioni che dei tifosi. La pallavolo invece è uno sport che rispecchia un po’ quello che ho evidenziato prima, al femminile è la prima scelta mentre al maschile è la terza.

La società in quale occasione diventa protagonista anche di attività sociali e culturali?
In questo campo siamo stati sempre i primi a metterci a disposizione sia nel dare la possibilità di svolgere questa pratica sportiva anche a coloro che economicamente non potevano permetterselo sia nell’essere in prima linea quando ci veniva proposto dagli enti comunali di organizzare delle manifestazione in favore dei ceti minori.

ASD Volleyball Stabia e il futuro. L’attuale non facile congiuntura economica rende più difficile la realizzazione dei vostri programmi di ritorno in B2?
Oggi, purtroppo, la crisi economica riflette molto sulle società sportive come la nostra, in particolare nelle nostre zone dove è sempre più difficile trovare una partnership commerciale che ci dia la possibilità di programmare un futuro in campo Nazionale. Sia chiaro, noi non ci tiriamo indietro ma allo stesso tempo siamo costretti a ridimensionarci almeno fino a quando non si avvicineranno quegli imprenditori capaci di garantirci una solidità economica che è alla base di ogni attività nazionale.

 
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