La Pallavolo Trapani con al centro il presidente Francesco Poma

La Pallavolo Trapani ha conquistato il sesto posto alla sua prima esperienza nella B2 maschile girone I.
Intervistiamo Francesco Poma, presidente della società di Trapani.

Un bilancio in positivo quello della stagione 2010-2011?
Un bilancio decisamente positivo, proprio un’ottima annata. Da neopromossa ci siamo avvicinati in punta di piedi verso un campionato impegnativo e pieno di insidie, ma alla fine la conquista di un meritato sesto posto, unitamente a vittorie casalinghe di prestigio contro le prime del torneo, ci ha fatto acquisire fiducia e consapevolezza per il buon lavoro complessivo.

Riccardo Garofalo

Qual è stato il vostro punto di forza?
E’ stato sicuramente il collettivo che ci ha portato ad un solo punto dai play off a fine girone di andata; da un punto di vista tecnico credo che la ricezione e la difesa siano state i nostri punti forti.

E quello debole?
La panchina decisamente corta che nelle lungaggini del campionato ci ha penalizzato. E al centro abbiamo lasciato qualcosina.

Quale atleta ha caratterizzato positivamente questa stagione?
Sono due gli atleti che mi hanno impressionato più degli altri e sono stati ambedue una scommessa della società: Riccardo Garofalo, che pur venendo da una squadra di B1 è stato spostato in un ruolo che mai aveva interpretato, e l’opposto Pietro Marino, che pur se molto giovane alla fine è stato fra i migliori realizzatori del torneo.

Pietro Marino

Nella pallavolo italiana, secondo lei, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
Il campionato di B2 secondo me è un’importante finestra sulla pallavolo che conta. Lo è per le società di serie A perché dalla B2 prelevano giocatori giovani ma molto promettenti, ma lo è anche per le stesse società di B2 che vivono un mondo di maggiore professionalità in cui possono crescere e confrontarsi con realtà consolidate.

Riscontra un maggiore interesse per la pallavolo tra le ragazze?
Il trend continua a premiare la pallavolo femminile ma credo che sia un paragone difficilmente proponibile in quanto a mio avviso si tratta di due sport molto differenti sia fisicamente che tecnicamente.

Qual è la sua opinione sulle continue modifiche apportate negli ultimi anni alle regole di gioco?
Le ultime regole di gioco allineano la pallavolo ad altri sport in merito alla spettacolarizzazione dell’evento sportivo. Questo mi trova d’accordo perché maggiore spettacolo significa maggiore indotto (pubblico, sponsor ecc.), ma credo che questa pallavolo così Fisica stia lasciando indietro la tecnica pura che avrebbe diritto di essere maggiormente considerata.

Fabio Aiuto, allenatore Pallavolo Trapani B2M

Che tradizione ha la pallavolo a Trapani e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra, sia in campo maschile che in quello femminile?
La tradizione della pallavolo a Trapani è in continuo consolidamento e vede un numero sempre maggiore di tifosi, spettatori ed appassionati; c’è un forte seguito sui canali informatici (sito, face book, ecc); anche le istituzioni, in particolare quella comunale, sono più coinvolte in questo processo di continua crescita.

La società è protagonista anche di attività sociali?
La Pallavolo Trapani è dodici mesi l’anno impegnata in attività sociali: progetti scuola su territori disagiati in forma assolutamente gratuita per tutti ragazzini; progetti scuola in forma gratuita per le scuole e gli studenti; attività giovanile estesa a tutti i campionati ed in continua crescita numerica e di risultati.

Nicola Ferro, capitano Pallavolo Trapani

Come vi state muovendo per preparare la prossima stagione?
Per la prossima stagione sono stati già riconfermati 10 dei 13 giocatori dello scorso anno. In relazione alla maggiore o minore adesione di sponsor ed appassionati valuteremo la possibilità di allestire una compagine che possa dare ai nostri 600 spettatori soddisfazioni ancora migliori rispetto alla appena trascorsa stagione.

La difficile congiuntura economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
La crisi che sta attanagliando il nostro paese si riflette con evidenza anche sulle società sportive.
A tal fine è sufficiente vedere quante defezioni sono già state annunciate e quante purtroppo ancora ce ne saranno. Poi in una città come Trapani dove c’è un predominio del Trapani Calcio e del Basket Trapani le cose si complicano ancora maggiormente. Dobbiamo fare ricorso a tutte le nostre capacità e conoscenza di marketing al fine di riuscire a reperire le risorse per un campionato economicamente impegnativo come la B2. Mi auguro alla fine di riuscire a fare quadrare il cerchio, anche perché la nostra società ha praticato una politica di crescita sana ed equilibrata.

 
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