La rosa 2010-2011 del Red Volley Villata

Nel comune di Villata, milleseicento abitanti in provincia di Vercelli, una società di pallavolo femminile ha bruciato le tappe arrivando in pochi anni in B1.
Il Red Volley Villata nel campionato 2010-2011 di Serie B2F ha vinto il girone A.
Risponde alle nostre domande il neo presidente della società Franco Milani.

Come nasce il Red Volley Villata?
Il Red Volley Villata nasce nel 2005 con lo scopo di creare un gruppo di atlete che abbiano la cultura dello sport di squadra e della lealtà sportiva verso gli avversari. L’intenzione era di avere una società dove tutte le atlete, anche quelle meno dotate tecnicamente e fisicamente, potessero trovare una loro dimensione per pote fare sport divertendosi.

Il primo campionato di B2 vi ha visto vincitori, dopo una trionfale cavalcata. A settembre pensavate di poter concludere il campionato 2010-2011 al primo posto, conquistando la promozione diretta in B1?
Sinceramente no, anche perché partecipavamo per la prima volta, nella nostra breve storia, al campionato di B2. Vincerlo al primo tentativo è stata sicuramente una sorpresa piacevole anche se in noi c’era la convinzione di aver costruito una squadra in grado di competere con le migliori.

Red Volley Villata festa promozione in B1

Cosa ha determinato, sia sul piano tecnico che organizzativo, questo approdo alla terza serie nazionale?
Direi l’organizzazione societaria in primis e poi l’aspetto tecnico con la scelta di ragazze esperte della categoria insieme ad alcune giovani con voglia di vincere ed un allenatore bravo nella gestione del gruppo.

E’ possibile individuare tra le Red Girls chi ha maggiormente contribuito a questa importante affermazione?
Tutte hanno dato il loro contributo, comprese le giovanissime che, chiamate in causa in assenza delle titolari, sono state protagoniste di ottime prestazioni sul campo. Dovendo fare dei nomi indicherei Serena Meneghello, Lara Brero e Erica Favini.

Qual è, a suo giudizio, il ruolo del campionato nazionale di B2 nella pallavolo italiana?
Un campionato formativo dove le società più blasonate possano far fare esperienza alle loro atlete giovanissime, mentre per società come il Red Volley Villata rappresentano il limite massimo raggiungibile a livello budgettario.
E la B1?
Stesso ruolo della B2 ma con un livello di difficoltà maggiore. Se una B2 si può affrontare con 3/4 allenamenti alla settimana, per una B1 ne servono almeno 5 con l’aggiunta di 2/3 sedute mattutine.

Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
La pallavolo maschile ha raggiunto un livello di velocità troppo alto. Gli scambi durano pochissimo e lo spettacolo ne risente. La pallavolo femminile, invece, permette ancora di poter seguire una partita e di vedere del bel gioco con scambi anche prolungati. Non essendo uno sport di contatto la pallavolo femminile ha più appeal di quella maschile.

Lo ritiene un trend irreversibile?
Sì. La dimostrazione sono le sempre maggiori presenze alle partite di serie A femminile.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Nel tempo trovo giusto che le regole di gioco vengano modificate in base all’evoluzione tecnica e fisica delle/degli atlete/i. Un po’ come succede nel basket, sport all’avanguardia da questo punto di vista.
Personalmente nella pallavolo maschile alzerei il livello della rete e ridurrei leggermente la lunghezza del campo. Questo per limitare l’incidere delle battute in salto che sono ormai vere e proprie schiacciate.

I tifosi festeggiano la promozione

Che rapporto c’è tra la sua squadra e la comunità locale?
Abbiamo un bel seguito di pubblico nelle partite casalinghe e tutte le ragazzine delle giovanili vengono al palazzetto a tifare per la prima squadra. Purtroppo per la B2 abbiamo dovuto trasferirci a Vercelli per le gare interne e questo impedisce ai tifosi di Villlata di venire in numero maggiore. Durante l’inverno la nebbia la fa da padrona e anche pochi chilometri di strada possono essere lunghi.
Le istituzioni, invece, Sindaco in testa, ci stanno aiutando con la concessione gratuita della palestra dove si allenano e giocano le giovanili e di una sala del castello dove si riunisce la dirigenza e si presentano le squadre ad inizio stagione.

Villata e la pallavolo: che tradizione ha questo sport nella realtà locale e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
A Villata, come da tradizione italiana, ha sempre dominato il calcio anche se solo a livello dilettantistico. Il Red Volley ha iniziato al sua storia solamente 6 anni fa partendo dalla prima divisione, ma ha ottenuto 4 promozioni in questi 6 anni ed ora ha la massima importanza a Villata ma non solo. Mai nessuna squadra femminile, nella provincia di Vercelli, era mai arrivata così in alto.

La società in quale occasione diventa protagonista di attività sociali e culturali?
Premetto che ancora abbiamo molto lavoro da fare in questi campi. A livello sociale diamo a tutte le ragazzine che vogliono fare della sana attività fisica la possibilità di cimentarsi in uno sport di squadra dove conta molto anche l’aggregazione e non limitarsi a passare ore davanti ad una playstation. Dal punto di vista culturale ci siamo dotati di un codice etico e vogliamo insegnare alle nostre atlete l’educazione e la cultura dello sport, fermo restando che gli allenatori controllano l’andamento delle giovanissime a scuola. Per poter giocare le partite le atlete devono avere votazioni positive.

Red Volley Villata e il futuro: cosa vi aspettate dalla prossima stagione, sui campi di gara ben più impegnativi della B ONE?
Quest’anno l’intenzione è quella di costruire una squadra giovane ma futuribile, fatta da atlete che abbiano già esperienza a questi livelli. L’ingaggio del nuovo allenatore, Giuseppe Nica, che ha sempre lavorato con le giovani, è stato pensato proprio per poter costruire un futuro per il Red Volley. Una società come la nostra basa la propria esistenza sugli sponsor e con lo scoprire, eventualmente, talenti nella zona che un domani possano calcare i parquet della serie A.
Dopo due promozioni consecutive, l’obiettivo per l’anno prossimo è sicuramente quello di poter raggiungere la salvezza il prima possibile e di far crescere le nostre giovani atlete.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento