ASD Pallavolo Cerea B2 2010-2011

In provincia di Verona, nel comune di Cerea, con più di sedicimila abitanti ai confini con la Lombardia, la pallavolo comincia nel 1972 con la partecipazione a campionati sia maschili che femminili.

Negli anni novanta una più qualificata organizzazione tecnica dà la possibilità all’A.S. Pallavolo Cerea di collocarsi stabilmente prima nei campionati regionali e poi nazionali di pallavolo, nel tempo soltanto femminili.

A conferma di essere un’importante realtà, l’ASD Pallavolo Cerea ha vinto il girone D del campionato di Serie B2 femminile 2010-2011, conquistando la promozione diretta in B1.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it, il direttore sportivo Loris Sganzerla.

Una promozione in B1 che nasce da lontano, frutto del costante e qualificato impegno di dirigenti e tecnici?
Una promozione che nasce direttamente dalla delusione della retrocessione patita lo scorso anno. Dopo aver digerito la grande delusione, tutti hanno messo in campo la propria determinazione e professionalità maturata negli anni di attività e la voglia di rivincita.

L'ASD Pallavolo Cerea nella finale di Coppa Italia B2F

Quale atleta si è messa maggiormente in evidenza?
Dopo una annata come quella appena terminata (conquista della promozione e per la prima volta della Coppa Italia) non credo sia giusto identificare una singola atleta ma tutto il gruppo in quanto solo un gruppo compatto e determinato è riuscito a superare tutte le difficoltà ed arrivare così in alto.

Nella pallavolo italiana, secondo lei, cosa rappresenta il campionato nazionale di B1?
Secondo le statistiche è il terzo campionato a livello nazionale, ma in realtà credo che non si diversifichi molto da quello di A2, fermo restando il distacco tecnico ed organizzativo della A1, in quanto con il problema delle OVER molte atlete di classe e qualità scendono in questo campionato dopo aver militato per parecchi anni nei campionati di A.

Donne & Uomini: come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile? Lo ritiene un trend irreversibile?
La maggior diffusione a livello femminile credo che oltre ad essere determinato dal numero di praticanti, lo è anche per il fatto che questo settore non ha la concorrenza di altri sport come il calcio per gli uomini. Poi a mio modesto parere il Volley lo ritengo in tutto e per tutto lo sport ideale per le donne.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Come tutte le cose quanto appaiono per la prima volta non sono mai ben viste, ma una volta metabolizzate, sono sempre più apprezzate. Infatti ora le partite di volley hanno una durata quasi sempre ben determinata e anche se il livello delle due formazioni non è lo stesso la partita è sempre interessante ed intrigante per il pubblico.

Paolo Marconcini, sindaco di Cerea, che solleva la Coppa Italia

Che rapporto c’è tra la sua squadra e la comunità locale?
Nel nostro territorio siamo conosciuti per le nostre imprese e risultati, la presenza in palestra è buona ma moltissimi ci seguono sui media e sanno tutto su di noi. Per quanto riguarda l’amministrazione comunale non dobbiamo dire che di bene in quanto ci hanno sempre seguito con un occhio di riguardo cercando di aiutarci dove e come possibile.

Cerea e la pallavolo: che tradizione ha questo sport nella realtà locale?
La nostra società compirà 40 anni la prossima stagione, per cui ritengo sia una delle più radicate sul territorio, moltissime sono le atlete che sono passate nelle nostre palestre anche perchè come si è già detto sino ad oggi viene ritenuto lo sport leader nel settore femminile.

La società in quale occasione diventa protagonista di attività sociali e culturali?
Noi siamo disponibili e collaboriamo in ogni occasione con gli enti promotori. Con le scuole nei corsi di avviamento allo sport, con l’amministrazione nelle attività di propaganda, con le associazioni per la divulgazione di ideali e concetti di solidarietà.

ASD Pallavolo Cerea e il futuro. Quali programmi per la prossima stagione, da disputare sui senz’altro più impegnativi campi della B1?
La nostra società sta lavorando per allestire una formazione dignitosa che la rappresenti in maniera decorosa sui campi dove il prossimo anno andrà a giocare, sempre restando nei limiti delle proprie possibilità organizzative ed economiche e dando grande risalto al settore giovanile, dove negli ultimi anni ci siamo sempre distinti per i risultati ottenuti e per l’ottimo lavoro effettuato.

 
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