1600 richieste a fronte di 560 beneficiari, dei quali 168 destinatari: sono questi i numeri dell’iniziativa “Lotta alla povertà” messa in campo all’assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione col Banco Alimentare,  che sta riscuotendo consensi e dissensi.

Dopo le polemiche sollevate dalle famiglie che si sono viste escludere dal bando che prevedeva la distribuzione di generi di prima necessità alle famiglie più povere del territorio, sembrano non avere fine la diatriba nata intorno all’argomento che sta “appannando una iniziativa nata per sostenere con aiuti concreti chi, data la pochezza di reddito, nemmeno riesce ad arrivare a fine mese” commenta l’assessore alle Politiche Sociali, Ciro Alfieri.

Assessore Ciro Alfieri

Stando ai dati raccolti, sono 1600 le richieste arrivate all’ente oplontino, a fronte di quasi cento nel comune di Trecase e poche centinaia negli altri comuni dell’Ambito N15. E questa la dice lunga sulla situazione socio economica delle famiglie torresi. E mentre gli altri comuni hanno potuto accontentare quasi tutti i richiedenti del pacco alimentare, la situazione è stata ben diversa a Torre Annunziata.

Dissapori e malumori nonostante i criteri seguiti per l’assegnazione degli alimenti siano stati rigorosi. Da quanto riusciamo a sapere, sono stati presi in considerazione non solo i redditi – anche perché quasi tutti i richiedenti erano a reddito zero – ma il numero dei componenti del nucleo familiare, i figli a carico, l’età dei figli a carico. E’ stata data priorità a chi non aveva beni intestati, sia immobili che mobili, come auto o moto, a chi non aveva usufruito del reddito di cittadinanza, dell’assegno di maternità, di bonus sociali.

“Stilare la graduatoria non è stato facile, ma abbiamo fatto tutti i controlli incrociati del caso per evitare malumori – afferma l’assessore competente Ciro Alfieri – e nonostante tutto è scoppiata la polemica che, per me, è solo strumentale! Considerato lo stato di povertà, mi batterò per potenziare l’erogazione dei finanziamenti e se nel corso dell’attività verificheremo l’insussistenza dei requisiti, sospenderemo la provvista e denunceremo quanti hanno dichiarato il falso”.

 
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