Enzo Paolini

Con Cosenza lo speciale sulle elezioni Amministrative 2011 entra nel vivo dei ballottaggi previsti per domenica 29 e lunedì 30 maggio. Al primo turno sono circa 44mila i cosentini che si sono recati alle urne, con una percentuale del 73,25%, dato in flessione rispetto alle precedenti consultazioni del 2006. In corsa per la massima carica di Palazzo dei Bruzi c’è Enzo Paolini, 53 anni, candidato a sindaco di Cosenza sostenuto da un’ampia coalizione di centrosinistra. Comuni-Italiani.it lo ha intervistato a meno di una settimana dal voto.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
La priorità del territorio è quella della creazione di nuove opportunità di lavoro. Quando sarò sindaco daremo vita al villaggio dell’innovazione, un centro nel quale troveranno ospitalità i nostri giovani che escono dall’università e che vogliono fondare la loro piccola società o il loro studio associato di avvocati, commercialisti, esperti di comunicazione, ecc. Noi metteremo a disposizione dei nostri giovani la struttura, abbattendo così i costi di start-up e quelli vivi. Quello che diciamo loro è: credete in voi stessi, scommettete su voi stessi.
Centri del genere esistono in molte realtà europee e in città come Bari e Trieste. Con la nascita del villaggio dell’innovazione contiamo di far nascere 1000 nuovi posti di lavoro.

Rispetto a questi aspetti quale messaggio cercherà di trasmettere ai cittadini da qui alla data del ballottaggio?
Il messaggio è: la politica può cambiare le cose, un sindaco deve occuparsi dei problemi dei cittadini. Il più grave problema è il lavoro, noi vogliamo risolverlo seguendo pratiche intelligenti e assolutamente al passo coi tempi che viviamo.

I tre aspetti qualificanti del suo programma per governare la città.
Lavoro, migliori servizi su acqua, energia e rifiuti e un welfare di qualità a servizio delle categorie più deboli, in particolare anziani e disabili.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Daremo vita a un piano straordinario per il decoro pubblico. Servirà per stabilire una discontinuità e lanciare un messaggio forte a tutta la cittadinanza sul fatto che l’amministrazione pubblica se vuole le cose le può fare e le può fare in termini rapidi.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Seguiremo i criteri del merito, a prescindere dall’età e dal sesso. La mia sarà una giunta snella composta da non più di 8 assessori.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Le energie alternative sono al centro del nostro programma. Vogliamo sfruttare il quarto conto energia approvato di recente dal Governo per fare di Cosenza una città che si approvvigiona quasi esclusivamente di fonti alternative. In questo modo il comune risparmierà quasi 3 milioni di euro ma il punto non è solamente questo, abbiamo un’idea più ambiziosa: mettere pannelli su tutti i tetti delle case dei cittadini che ne faranno richiesta. In questo modo i cittadini non pagheranno più la luce mentre il comune pagherà i pannelli coi finanziamenti nazionali.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
No, per alcuna ragione al mondo. l’ho già detto durante questa campagna elettorale: dovranno venire coi carri armati, visto che Cosenza è inserita nella lista dei 45 dove il governo Berlusconi vuole mettere una centrale.

Enzo Paolini tra i cittadini


Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Il nostro programma è un programma che ha come valore di riferimento la solidarietà sociale. Personalmente sto seguendo con grande apprensione quello che accade nel nord Africa perché è la testimonianza che noi occidentali poco avevamo capito di quello che lì accadeva. Da noi l’immigrazione è un fenomeno sostanzialmente limitato.
Abbiamo però un’importante comunità rom e nel nostro programma abbiamo inserito un punto dedicato, quello di un villaggio autogestito dagli stessi rom, replicando qui a Cosenza un’esperienza avvenuta in altre città europee e che è stata fortemente positiva sul fronte dell’integrazione.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Un qualcosa che dobbiamo tramutare in un’opportunità, la possibilità cioè di ripensare complessivamente il nostro modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
“La migliore Cosenza di sempre”. è lo slogan della nostra campagna, ma non è solo questo: è il mio impegno con tutti i cittadini per fare tra 5 anni una città dove nessuno si sentirà più solo, dove i giovani avranno opportunità di lavoro, una città punto di riferimento per tutto il sud.

 
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