Sono sei i comuni della provincia crotonese che il 15 e il 16 maggio parteciperanno alle elezioni amministrative. Nel capoluogo sono in nove ad aspirare alla carica di primo cittadino, tra questi Giusy Regalino, 58 anni, candidata a sindaco di Crotone sostenuta da 3 liste civiche e da Alleanza per l’Italia. Comuni-Italiani.it l’ha intervistata in prossimità della scadenza elettorale.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Crotone città porta del mediterraneo, capoluogo di provincia. Città che ha subito la dismissione delle fabbriche e ancora oggi attende la bonifica non solo del sito industriale ma di 24 aree cittadine.
Priorità è dunque la bonifica. Priorità è creare condizioni di ripresa economica puntando sullo sviluppo del porto turistico e commerciale con un indotto che dia respiro alle tante aziende che sono in crisi. recupero della vocazione turistica e del “water front”.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La mia campagna elettorale è stata centrata sul programma e dunque sulle linee guida presentate ai cittadini e agli attori sociali, con i quali ho stretto un patto di collaborazione con la creazione di un tavolo permanente a favore dello sviluppo e delle risoluzioni dei problemi che investono Crotone.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
• Ridare decoro civico alla città;
• cantierare e portare a conclusione le opere incompiute;
• riorganizzazione degli uffici comunali attraverso la creazione dei dipartimenti e l’informatizzazione dei servizi, accompagnati dagli sportelli unici, del cittadino e delle imprese.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
E’ già previsto nel mio programma elettorale l’attività amministrativa dei primi 100 giorni che così riassumo:
1. abbellire curare e rendere funzionale l’area urbana della città dal centro alla periferia;
2. avviare il programma e…state a Crotone;
3. istituire il tavolo permanente con imprese e parti sociali;
4. garantire la banda larga gratuita nelle aree cittadine ad alta frequentazione;
5. riorganizzazione delle politiche sociali;
6. istituzione del centro di orientamento comunale per i giovani;
7. tavolo tecnico con regione e provincia di Crotone per la messa in sicurezza del territorio afflitto dal rischio idrogeologico;
8. ripristino delle reti delle acque piovane in alcune zone periferiche della città.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Pur essendo donna non credo che abbiamo bisogno delle quote rosa, quanto di una pari dignità legata alla meritocrazia. Stesso concetto vale per i giovani. Saranno fatte le scelte migliori in termini di competenza e professionalità.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Sono fortemente consapevole che una terra come la Calabria, e una provincia come Crotone a vocazione turistica debba trovare le migliori soluzioni legate all’energia rinnovabile. Dico chiaramente che non accetto l’eolico tradizionale, ma ritengo che sia importante far riferimento anche in questo settore all’innovazione: “eolico di quota” per sfruttare la risorsa “vento” senza impatto forte per un territorio prospiciente al mare risorsa turistica d’eccellenza. Fotovoltaico e attenzione anche all’energia che si produce dai rifiuti.
La mia proposta è articolata su diversi punti: promuovere e sostenere tutte le nuove tecnologie e il risparmio energetico al fine di eliminare ove possibile le emissioni nocive e migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, oltre che al risparmio economico sulle tasse comunali che gravano sui cittadini.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Assolutamente no! Sono contraria al nucleare, e aggiungo: “anche se Crotone è inserita nelle città destinate ad ospitare una centrale nucleare” il mio no categorico.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
La provincia di Crotone ospita il centro d’accoglienza più grande d’Europa. Questo dato merita! Infatti abbiamo una presenza di migranti non indifferente! Crotone è ancora impreparata su questo fronte perché l’attuale amministrazione non ha creato in città spazi idonei al rispetto della loro dignità: non ci sono bagni pubblici, non c’è una struttura ricettiva a disposizione per il ricovero notturno; vi è solo una mensa della Caritas che non riesce a soddisfare le necessità primarie legate all’erogazione dei pasti; vi è un diffuso fenomeno di prostituzione che inquieta le famiglie.
Nel mio programma “diversamente uguali” vi è una diversa cultura a rispetto della loro dignità e di quella dei cittadini. Creazione di un centro per servizi da erogare agli immigrati, di accompagnamento per la loro integrazione; un ostello che li ospiti per la notte; un casa famiglia per il recupero delle donne immigrate che sono vittime della prostituzione; la possibilità di integrazione nel mondo del lavoro con cooperative sociali che mettano insieme crotonesi e immigrati.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Il federalismo è un bicchiere mezzo pieno. ritengo che ci sono le condizioni con un’amministrazione attenta di mettere in campo una serie di azioni per non arrivare impreparati al momento in cui questa legge sarà applicata. Economia locale con la valorizzazione delle risorse crotonesi, dunque deterrente di una politica di sviluppo che esca veramente dagli schemi dell’assistenzialismo.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Il declino e la crisi economica da cui è afflitta hanno reso Crotone terra di diffidenza e di rassegnazione. Il futuro si gioca proprio sull’identità e sulla riscoperta dell’anima crotonese per avviare attraverso lo strumento della democrazia partecipata tutte quelle azioni di governo per la progettazione di una città moderna, valorizzando le potenzialità ad oggi inespresse. Condizioni indispensabili per costruire un futuro migliore.
E’ necessario avviare una serie di progetti che la rendano essenzialmente vivibile. Dal piano dei colori all’urbanistica secondo l’innovazione e la costruzione legata alla bio-edilizia. Bisogna invertire i termini del rapporto tra crisi e sviluppo per tenere viva la tensione tra la prospettiva del futuro e le sfide da affrontare in tempi brevi attraverso un progetto che organizzi il sistema economico e produttivo in relazione con l’ambiente.
Stimolare attraverso una gestione competente l’opportunità di avviare nuove filiere di ricerca ed innovazione, lavoro e occupazione per una società che si confronta con un tasso elevato di scolarizzazione e la fuga dei cervelli.

 
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