Filomena Sassone

Melfi guida la folta schiera di comuni del potentino, diciannove in tutto, che il 15 e il 16 maggio si presenteranno alle urne per rinnovare il consiglio comunale. In corsa per la poltrona di primo cittadino sono in tutto sei, tra di loro c’è Filomena Sassone, 47 anni, candidata a sindaco di Melfi per IO AMO L’ITALIA – IO AMO MELFI. Comuni-italiani.it l’ha intervistata.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Per la nostra area diventa una emergenza la necessità di “sviluppo del territorio”, tenuto conto che la crisi economica in atto non ha lasciato indenni le imprese del nostro tessuto produttivo.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
In base a uno sviluppo, però, che parte da una considerazione di fondo: occorrono nuovi stili di vita, nella pubblica amministrazione, nella politica, negli stakeholders del territorio (abitanti, imprese, organizzazioni..), nuove prassi che riescano a coniugare equità e sostenibilità. Stili di vita personali e collettivi più parsimoniosi, più puliti, più inseriti nei cicli naturali. Trasferire questa filosofia è la priorità della campagna elettorale della coalizione che sostiene la mia candidatura.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
I tre aspetti qualificanti del nostro programma sono:
1. responsabilità;
2. sostenibilità;
3. progettualità.
Non esiste sviluppo sostenibile se non si agisce con senso di responsabilità e con una progettualità condivisa dai diversi attori
di una comunità (partecipazione).

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Perché la filosofia di cui si è detto possa trasferirsi alla collettività occorre dare il buon esempio, dunque i primi 100 giorni li dedicheremo alla macchina amministrativa e alle azioni necessarie per un adattamento strutturale e comportamentale adatto a tale nuovo approccio.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Nella scelta delle persone ci affideremo semplicemente alla competenza, all’etica e alla passione dando spazio ai giovani più che al genere: sia donne che uomini avranno pari opportunità; ciò che conta sarà il possesso degli aspetti individuati come fondamentali.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Il nostro programma è caratterizzato da un’impronta fortemente ecologica. Un’intera parte dello stesso è, infatti, dedicato alla “Sostenibilità Ambientale” e ad interventi di settore suddivisi in:
• Adozione della pratica “Rifiuti Zero”
• Diffusione di buone prassi in campo energetico
• Gestione consapevole del territorio

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Non siamo “per definizione” contrari al nucleare, ma preferiamo investire su forme alternative di energia.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Il nostro territorio è sempre stato ospitale e aperto alle problematiche della immigrazione. Sono anni che in esso opera in modo sorprendente per i risultati (numero di persone servite, soddisfazione degli utenti..) uno Sportello Immigrati (disbrigo pratiche) gestito direttamente dall’Ente e un Centro di Accoglienza (aggregazione sociale) gestito dalla Caritas.
Il nostro programma, in più, prevede l’istituzione di un consigliere aggiunto che possa rappresentare dette minoranze.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Per noi dovrebbe rappresentare una risorsa per il rilancio del territorio, ma solo la sua applicazione potrà consentirci di valutarne effettivamente l’efficacia.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Una città più consapevole che riesca a vivere, a livello personale e a livello di comunità, delle pratiche che appartengono all’economia del “ben vivere”. La società è il frutto dei nostri comportamenti e se tutti ci comportassimo in maniera consapevole, responsabile, equa, solidale e sobria, non solo cambieremmo le caratteristiche al volto del nostro mondo, ma obbligheremmo anche il sistema a cambiare le sue regole!

 
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