C’è una Torre Annunziata che vince e, ancora una volta per questa stagione, è legata alle avventure calcistiche del Savoia.

Tredicesima vittoria consecutiva, tutti i record ad un passo, una città che piano piano ricuce interamente il rapporto simbiotico con una società che inizialmente non alimentava entusiasmi.

Quella contro il San Vito Positano è stata, prima di tutto l’occasione per presentare ai tifosi il ritorno del vessillo storico sulle magliette dei bianchi, dopo anni di inutile attesa.

Nel primo tempo la prestazione degli uomini di Vitter è stata molto soddisfacente ma priva dei frutti sperati visti i clamorosi errori sotto porta: sono addirittura gli ospiti a trovare il vantaggio al 25′ grazie a un’incredibile dormita del reparto arretrato che permette a Guadagno, lasciato letteralmente solo, di infilare alle spalle dell’incolpevole Vitiello.

Nella ripresa è un Savoia ancora più propositivo e Pasquale Vitter le prova davvero tutte schierandosi addirittura con un inedito 4-2-4 che rischia di pagare dazio sui contropiedi avversari.

Così non è e gli oplontini ne raccolgono solo gli effetti positivi: al 60′ Nasto prova a tirare di potenza dalla lunga distanza trovando la deviazione del difensore ospite Falanga che mette fuori causa il proprio portiere. E’ 1-1.

Il Savoia, abituato alle rimonte sotto gli occhi del proprio pubblico, ci crede e trova anche il raddoppio al 70′ con Balzano che si fa perdonare gli errori accumulati durante la gara.

Proprio Balzano lascia il campo in favore di Vitiello regalando uno splendido abbraccio al tecnico Vitter che resterà a lungo nella memoria dei tifosi accorsi allo stadio come uno dei gesti più belli visti al Giraud: cosa si siano sussurrati i due più grandi protagonisti di questa stagione da record resterà però un mistero.

E’ proprio il neoentrato Vitiello che, con uno splendido spunto sulla destra, regala un cross al bacio a Guarro che, di testa, mette dentro al 90′ la palla del definitivo 3-1.

Il coro bianchi-alè visto a fine gara ha qualcosa in più rispetto a quelli sentiti precedentemente: il Savoia, quello dal passato che rimbomba, è innegabilmente tornato.

 
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