Allenamento prepartita

Sabato 29 gennaio il Città di Pompei sarà ospite a Cicciano, determinato a fare una grande prestazione e forte dei 7 punti di vantaggio sulla terza. Il Savoia sembra irraggiungibile, ma considerato il pregevole campionato disputato dalla squadra mariana fino ad ora, si inizia a fare qualche calcolo: tra il Città di Pompei (attualmente seconda in classifica) e l’Atletico Bosco (al quinto posto) ci sono ben 10 punti di distacco, ossia 2 in più della condizione necessaria per poter evitare il primo turno dei play-Off.

Se il campionato finisse oggi, l’unidici mariano di fatto accederebbe al secondo turno dei play-off evitando di affrontare la quinta in classifica, un vantaggio da non sottovalutare. Questi numeri portano ad una sola riflessione: se non ci fosse stato il Savoia, questo Città di Pompei non avrebbe avuto rivali! Il Cicciano è attualmente la quarta forza del campionato, e mister Galluccio ha chiesto massima concentrazione per battere i rossoblu, e riaprire la corsa ai play-off.

In casa Pompei c’è un talento che sta uscendo fuori di giornata in giornata, è l’attaccante Fabio Cirillo, classe ’92: su di lui gli occhi di molte squadre professionistiche. Il baby mariano parla del suo futuro in un’intervista concessa a Pompei Notizie.

INTERVISTA A FABIO CIRILLO

Il Città di Pompei conta molto anche sui tuoi goal per continuare questo periodo fantastico. Cosa significa per te essere cosi importante per questa squadra?
Penso che per qualsiasi giocatore sentirsi importante nella propria squadra è sicuramente una grande soddisfazione. Ne sono onorato perché Pompei oltre ad essere la mia squadra è la mia città e spero che con l’aiuto dei miei compagni riusciremo a portare questa squadra in Eccellenza per la prossima stagione.

Inizi a giocare nella scuola calcio Santa Maria Assunta, di qui nelle giovanili della Salernitana; poi Pompei, Arzano e di nuovo Pompei: quale di queste squadre ti ha dato di più finora?
Tutte le squadre in cui sono stato finora, dalla scuola calcio all’Arzanese, mi hanno dato qualcosa. Ricordo tutte le mie esperienze, in maniera assolutamente positiva e ognuna di esse mi ha migliorato sia dal lato calcistico che dal lato umano.

S’inizia a giocare a calcio sempre con un modello calcistico ben fisso nella mente, a quale giocatore ti ispiri?
Il primo nome che mi viene in mente è Christian Vieri: è stato senza dubbio un grande attaccante, nella sua carriera ha fatto moltissimi gol, ed è il tipo di giocatore che preferisco per il modo con cui ha interpretato il suo ruolo.

Hai iniziato l’anno all’Arzanese dove purtroppo non hai giocato molto. Cos’è che non è andato bene ad Arzano? Non trovavi spazio o ti mancava qualcosa?
Ad Arzano c’è un ambiente bellissimo. Ne approfitto per mandare i miei più cari saluti alla società, al mister ed alla squadra. Detto questo, quando ero lì davanti a me avevo attaccanti del calibro di Carotenuto e Montaperto; loro sanno la stima che ho nei loro confronti, non posso dire che mi mancava qualcosa.

Fabio Cirillo


Cosa ti ha spinto a tornare a Pompei?
L’opportunità di poter giocatore titolare, non riesco a stare troppo tempo senza giocare.

Sei seguito da squadre del calibro di Reggina, Sampdoria e Chievo. Spesso sei in giro per provini, dunque il tuo futuro è lontano da Pompei, te lo augura la stessa società. Pensi di rimanere fino a giugno o senti che l’addio è ormai imminente?
Non so se andrò via alla chiusura di questa sessione di calcio mercato oppure a giugno, una cosa è certa: comunque andranno le cose sarò felice. Se vado via ora sono felice perché vuol dire che ho l’opportunità già da adesso di alimentare il mio sogno, che è quello di diventare un calciatore professionista; se rimango sono felice lo stesso di dare il mio contributo alla squadra che ha obiettivi importanti.

Sabato hai fatto un goal da vero attaccante, sfoggiando alcune caratteristiche importanti per un giocatore: pensi di avere le carte in regola per poter diventare un professionista validissimo?
Diventare un giocatore valido è il mio obiettivo: è la ragione per cui m’impegno sempre al massimo anche in allenamento. Voglio migliorarmi giorno dopo giorno e in più credo molto in quello che faccio, ho una grande fiducia nei miei mezzi e tanta voglia di far bene.

Sei molto giovane e prometti davvero bene; ovviamente a quest’età c’è sempre qualcuno che ti segue per incoraggiarti. Chi è stata, finora, la persona più importante nella tua vita calcistica?
Ce ne sono molte. Il mister Giorgio Milito della juniores, che per me è un vero e proprio amico; mister Franco Fabiano dell’Arzanese che quest’anno mi ha portato con lui e mi ha fatto esordire in serie D. E poi i due fratelli Gigi e Gianni Lo Sapio, il direttore Manlio Longobardi e il mister Michele Amato che ogni giorno mi dà consigli per migliorarmi tatticamente e tecnicamente.
E ancora i miei compagni di squadra sia del Città di Pompei che dell’Arzanese; i miei amici, mia mamma e soprattutto mio padre che da lassù mi segue sempre.

 
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