cucciolo abbandonato

E’ stata la Dog Park a.r.l. ad aggiudicarsi il servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi di Pompei. La società cooperativa di Ottaviano, già affidataria del servizio, è stata l’unica a presentare domanda di partecipazione al bando pubblicato il 17 dicembre scorso.

Così ieri mattina i responsabili del V Settore Ecologia e Ambiente dell’ufficio tecnico, coordinati dal dirigente Michele Fiorenza, si sono trovati a verificare una sola offerta. Quella appunto della Dog Park che è stata ritenuta congrua e conveniente per l’amministrazione comunale, rispetto al’importo complessivo dell’appalto fissato intorno ai 248mila euro, iva compresa.
Il servizio dovrà essere assicurato per un massimo di 222 randagi, a fronte di un costo unitario a base d’asta di 3,06 euro al giorno per ogni ospite, per un periodo della durata di un anno.

Nei 1.600mq di area disponibile la ditta di Ottaviano metterà a disposizione dei box per accogliere i cani affidati per il tempo indicato come necessario dal Servizio veterinario dell’Asl Napoli 3 Sud e comunque non inferiore a 10 giorni. In più dovranno essere garantiti: lo stato igienico individuale dei cani affidati, il mantenimento degli stessi (vitto e alloggio), la pulizia giornaliera dei box, la disinfestazione generale settimanale della struttura.

La stessa ditta s’impegna a fornire al Comune una scheda individuale di ogni cane corredata di foto segnaletica insieme all’indicazione del codice di riconoscimento entro 10 giorni dal ricovero. In ultimo ad ogni cane ricoverato verrà applicato un collare trattato con Deltametrina, al fine di prevenire la diffusione della leishmaniosi.
Il Comune corrisponderà alla ditta un pagamento in base al numero di randagi effettivamente ricoverati durante il periodo dell’affidamento del servizio.

Il fenomeno del randagismo vede la Campania tra le regioni più colpite, con circa 70mila randagi secondo i riscontri dell’ultimo censimento del 2007. La stessa città mariana, purtroppo, vede crescere di anno in anno la popolazione dei piccoli amici a “quattro zampe” abbandonati senza pietà dai loro padroni. Alcuni arrivano qui da altri comuni al seguito dei pellegrini.

Una piaga che l’esecutivo guidato dal sindaco Claudio D’Alessio è impegnato ad arginare coinvolgendo oltre agli attori istituzionali, le associazioni animaliste operanti sul territorio. Tra queste la Lav con la quale si sono concordate alcune misure di contrasto al fenomeno nell’ultima riunione tenuta con i responsabili dell’Asl, l’Assessore alle Politiche sanitarie e Prevenzione Andreina Esposito e il dirigente del Settore Tecnico, Ecologia e Ambiente Michele Fiorenza. Individuati due piani di intervento: sterilizzazioni e microchip.

Gazebo Lav per campagna microchip gratuito


La stessa Lav, sulla scia dei risultati ottenuti con il progetto “Cave Canem” organizzato con l’ex commissario straordinario per gli Scavi archeologici Marcello Fiori, sta pensando all’apertura di una sede a Pompei per rafforzare il proprio impegno e sensibilizzare la popolazione sulle problematiche legate all’abbandono e al maltrattamento degli animali.

In ultimo, non meno importante, va ricordato l’impegno di associazioni e singoli cittadini che della dignità e della salute dei nostri amici “a quattro zampe” hanno fatto la loro ragione di vita. Tra queste “Gli Angeli di Pasquale” del giovane pompeiano Pasquale Ferrara e “Pro 4 zampe Pompei” di Eleonora Heide, che grazie alle donazioni raccolte riescono a far adottare centinaia di cani in ogni parte d’Italia e, nel caso di Eleonora, anche all’estero..

 
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