Dopo la calda settimana societaria il il Savoia scende in campo per raffreddare qualsiasi corrente detrattrice e, per farlo, non c’è migliore avversaria che la squadra ultima in classifica, il Mondragone.

Torna Guarro, riposano il portiere Russo e Pallonetto, fascia di capitano a Di Capua.

L’avvio è firmato però dagli ospiti che, onorando la regola dello spettacolo, rinunciano al catenaccio preferendo una gara proiettata all’attacco: la scelta premia subito mister Saulle e il Mondragone passa in vantaggio al 9′ con Ferrari che approfitta di un pasticcio in uscita del giovanissimo Vitiello.

Il Savoia cerca di reagire ma la difesa avversaria, nonostante il vantaggio, resta molto alta impedendo agli oplontini di affondare se non in off-side.

Al 20′, però, qualcosa non funziona nell’applicazione del fuorigioco e Balzano ne approfitta infilando Cocchiarella senza problemi.

Lo stesso Balzano ha altre due chiarissime occasioni da rete per il vantaggio ma sciupa amaramente: si riscatta però su rigore al 42′ togliendo la polvere dall’angolino sinistro.

La ripresa si apre sempre all’insegna di Luca Balzano, il bomber che sa anche sbagliare, come avviene al 51′ dove da pochi passi, invece di chiudere il risultato, colpisce in pieno il portiere avversario e, pochi minuti dopo, quando si fa ammonire per una simulazione in area dalla quale pretenderebbe l’assegnazione di un altro calcio di rigore.

Il Mondragone potrebbe tornare in gara ma al 68′ l’arbitro Cimmino di Sala Consilina non vede un netto episodio falloso in area torrese e lascia continuare per la gioia del pubblico.

Gli ospiti perdono calma e concentrazione e il Savoia cinicamente chiude il conto al 75′, ancora con Balzano che, finalmente, non sbaglia e può portare a casa il pallone grazie alla realizzazione di una grande tripletta personale.

Al minuto 85 è Nasto che mette a sedere un difensore prima di mettere a segno con un tiro precisissimo e di rara bellezza.

La gara è chiusa ma non per il neo-entrato Barbera che cerca sempre di mettersi in evidenza e ci riesce anche questa volta: la retroguardia del Mondragone sbaglia ancora l’applicazione della tattica del fuori-gioco e l’attaccante, giochicchiando con il portiere ospite, mette a segno il 5 -1 che scatena la rabbia sportiva del Mondragone che si conclude anche con una mini rissa finale.

In sala stampa tanti volti sereni anche se la tensione tra alcuni componenti della società risulta evidente, frutto della spaccatura dovuta alle dimissioni di Caiazzo, ufficialmente per “motivi di famiglia”.

Un particolare da annoverare è che le due fazioni societarie, quella pro Caiazzo e quella contro Caiazzo, hanno un’idea chiara e comune sul futuro: piacerebbe ad entrambe che il ruolo di presidente fosse assegnato a Raffaele Verdezza.  Strani scherzi del destino…

 
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